Ragusa è prima in Italia per donazioni del sangue. Il fenomeno rilanciato anche da un articolo pubblicato su “Repubblica”. Dopo tutte le posizioni di retroguardia accumulate nel corso dell’anno nelle varie classifiche di qualità della vita, di sostenibilità ambientale, di reddito e via dicendo, il capoluogo ibleo vanta una posizione di prestigio in un campo di alta valenza sociale. Lo si deve alla presenza nel territorio delle varie sezioni dell’Avis e alla stretta collaborazione con i centri trasfusionali degli ospedali del capoluogo, Modica e Vittoria. Ragusa primeggia insieme a Bergamo grazie alle 37 mila 130 sacche raccolte nel 2016 e i 24 mila 537 donatori. Quasi l’otto per cento degli abitanti, tra cui spiccano molti giovani. Le famiglie nell’area iblea possono vantare almeno un donatore grazie alla diffusione della cultura della donazione che si è radicata sin dagli anni 70’ quando è cominciata in tutti i comuni l’azione dell’Avis che si è man mano diffusa in modo capillare. Due soprattutto i fattori che hanno contribuito ad una affermazione di assoluto valore.
La prima riguarda l’attività dei vari soci delle sezioni comunali dell’Avis che hanno battuto in modo regolare e puntuale le scuole superiori con conferenze e iniziative varie raccogliendo così l’adesione della fascia giovane della popolazione. Altro fattore sono state tutte le iniziative pubbliche, dalla presenza nelle più importanti manifestazioni alla promozioni con testimonial di eccezione, che hanno veicolato il messaggio della donazione.
Non è un caso che quasi il 40 per cento degli iscritti all’Avis del capoluogo sia formato da 18enni ed abbia inoltre una platea molto corposa di donne. Sempre nel capoluogo i donatori assommano a 15 mila ma ci sono punte considerevoli anche nei piccoli comuni montani e a Modica. Le donazioni rendono il territorio ibleo completamente autonomo in fatto di disponibilità di sangue ed anzi Ragusa diventa esportatrice con 12 mila sacche l’anno verso gli altri capoluoghi siciliani, tra cui i grandi ospedali di riferimento come il Garibaldi di Catania. Nella graduatoria delle donazioni ben sotto Ragusa si collocano Palermo, Enna e Siracusa mentre Messina è ultima con 22 sacche donate ogni mille abitanti rispetto alle 116 dei ragusani.