Progettare e costruire un microorganismo di una cellula vivente. Il progetto, già in fase avanzata, vede coinvolto un giovane ricercatore modicano, Giovanni Stracquadanio (nella foto) che fa parte del team di lavoro diretto da Jeff Boeke della Facoltà di Medicina della Università di New York. Giovanni Stracquadanio, già alunno del Liceo Classico «Campailla», ricercatore alla facoltà di Ingegneria elettronica dell’università dell’Essex in Gran Bretagna, lavora ad una ricerca avanzatissima che ha già portato alla creazione di 16 cromosomi e che come ulteriore passaggio porterà alla creazione di altri cinque al fine di creare un lievito completamente sintetico. Il gruppo di scienziati, tra cui il ricercatore modicano, hanno usato il lievito come organismo modello perchè queste cellule hanno tante caratteristiche in comune con quelle umane ma sono più facili da studiare. I cromosomi sintetici, contenenti il Dna, sono stati interamente creati al computer allo stesso modo in cui si può disegnare una macchina.
Dice Giovanni Stracquadanio, che ad onta della sua giovane età, è ormai in una fase di ricerca avanzatissima: «Abbiamo dimostrato che è possibile ridisegnare una cellula al computer. Con le mie competenze scientifiche ho sviluppato gli algoritmi per ricostruire la sequenza del Dna dei cromosomi del lievito. Questi metodi fanno parte di un software chiamato Bio Studio. Un passaggio determinante è stata la analisi dei dati per verificare che i nostri risultati non interessassero la salute delle cellule sintetiche. Da qui potremo pensare a sviluppare nuove cellule, come quelle dei mammiferi, e potenzialmente arrivare ad una medicina personalizzata» (fonte: Corriere di Ragusa).