Il classico della “truffa dello specchietto” fa ancora proseliti, nonostante le denunce e le sensibilizzazioni che in questi ultimi anni sono stati portati avanti nei confronti della collettività. Quanto accaduto sabato scorso, a Ragusa, deve mettere tutti sull’attenti e, soprattutto, stimolare le persone più avanti negli anni a stare il più possibile con gli occhi aperti. Perché la truffa può sempre essere dietro l’angolo. “Sintomatico – sottolinea il presidente dell’associazione “Ragusa in movimento”, Mario Chiavola – quanto accaduto, la mattina del 9 settembre, in una zona centrale della città. Una donna in auto ha incrociato un’altra macchina. Ha sentito un botto, si è fermata e dall’altra autovettura è sceso un uomo che ha detto di essere stato lievemente tamponato dalla signora. Tutto ciò avrebbe causato la rottura, per l´appunto, dello specchietto. La signora si è quindi allarmata e ha deciso di telefonare alla figlia, la quale aveva chiesto di parlare con l’automobilista, che, nel frattempo, chiedeva un risarcimento economico in contanti pari a 150 euro, in modo da non far intervenire l’assicurazione e le forze dell’ordine. La figlia si è subito insospettita e ha dunque chiesto di conoscere le generalità dell’automobilista. A questo punto, in maniera repentina l’uomo ha tagliato la discussione e se n’è subito andato. Un episodio che la dice lunga sul fatto che occorre sempre diffidare da certi soggetti che, a quanto pare, continuano a circolare anche nella nostra città. Quando, quindi, accadono episodi del genere, vi invitiamo a contattare le forze dell’ordine che avranno modo di verificare la fondatezza dell’episodio”.