I Finanzieri di Catania stanno eseguendo sei misure di arresti domiciliari per scambio elettorale politico-mafioso in relazione alle elezioni amministrative 2016 del Comune di Vittoria. Tra le persone arrestate anche l’ex sindaco del Pd Giuseppe Nicosia e il fratello Fabio (entrambi nella foto), attuale consigliere comunale, Giombattista Puccio e Venerando Lauretta, entrambi già condannati per associazione mafiosa. Ai Nicosia sono state notificate dalla Guardia di finanza di Catania due delle sei misure di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesse al termine di un’inchiesta della Dda di Catania. Tra gli altri arrestati anche Raffaele Giunta e Raffaele Di Pietro.
Le indagini prendono spunto dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia: Biagio Gravina e Rosario Avila. Hanno riferito dell’appoggio che il clan Dominante-Carbonaro avrebbe offerto a Nicosia e al fratello, Fabio, che fu candidato alle Regionali 2012 nella lista Megafono a sostegno di Rosario Crocetta.
E’ indagato anche l’attuale sindaco di Vittoria (Ragusa), Giovanni Moscato, nell’ambito dell’indagine “Exit poll” della Guardia di finanza, coordinata
dalla Procura di Catania. Il primo cittadino, per il quale non e’ prevista misura cautelare, risponde di corruzione elettorale. Moscato, 40 anni, avvocato, con la sua elezione nel
giugno 2016, a capo di liste civiche ed esponente del centrodestra, aveva fatto segnare una svolta storica a Vittoria, un comune che per 70 anni e’ stato retto da un esponente della sinistra. Secondo gli inquirenti, l’ex sindaco Giuseppe Nicosia e il fratello consigliere Fabio, tra i sei arrestati di oggi per scambio elettorale politico-mafioso, nel turno di ballottaggio si sarebbero schierati per Moscato, il quale avrebbe promesso la stabilizzazione dei 60 dipendenti della ditta che si occupa dei rifiuti.