La colpa, sia ben chiaro fin da subito, non A? certo della Provincia che anzi ha cercato di rendere possibile l’impossibile. E dunque il fatto che il Commissario straordinario Dario Cartabellotta abbia approvato con i poteri dell’organo assembleare il bilancio di previsione 2017, è già positivo. L’ha approvato il 28 dicembre, cioA? a fine anno. Un bilancio di previsione che si approva a fine anno. Roba da equilibri finanziari.
Ma la colpa A? tutta della Regione, del Governo Crocetta soprattutto, che ha centellinato le risorse alle ex Province, manutenute in una sorta di limbo che assomiglia più ad un coma vegetativo. E cosé da Palermo arrivano meno soldi di quanto siano assolutamente necessari. Una porcata, diciamolo pure. E anche il Governo Musumeci, neo eletto, ha avuto ben poco da fare pur se magari avrebbe potuto cercare almeno delle utili soluzioni tampone.
Lo strumento finanziario di previsione 2017 è stato deliberato sul filo di lana, e a pochi giorni dalla chiusura dell’esercizio finanziario in corso, facendo ricorso agli avanzi destinati per pareggiare il disavanzo e rimettere in equilibrio i conti dell’Ente ma sforando il patto di stabilitA? per l’anno in corso. Non c’erano alternative, una volta venuto meno il contributo straordinario della Regione siciliana come avvenuto lo scorso anno col trasferimento di 5 milioni di euro e permanendo le problematiche finanziarie di questi anni in quanto le disposizioni legislative introdotte non chiariscono la quota di risorse spettanti ai liberi Consorzi per i servizi assegnati da svolgere, determinando pertanto forti squilibri strutturali.
Una criticitA? di fondo che si manifesta palesemente in quanto la legge non ha calibrato una redistribuzione delle funzioni e delle risorse umane, finanziarie e strumentali a fronte sia dei prelievi sempre più consistenti e insostenibili operati dallo Stato, sia delle incertezze sulle risorse regionali da destinare ai Liberi Consorzi Comunali. Cosé per garantire l’equilibrio di bilancio è stato utilizzato l’avanzo di amministrazione destinato ma sforando purtroppo il patto di stabilitA?. Il mancato adeguato trasferimento delle risorse da destinare ai liberi consorzi, accompagnato dalla vertiginosa riduzione dei trasferimenti erariali ha reso particolarmente incerta e problematica la programmazione e la gestione dell’Ente, impedendo la definizione dei documenti programmatori (Dup, Bilancio, Peg) e, di conseguenza, ha determinato la mancata osservanza del termine per l’approvazione del Bilancio stabilito dal Ministro dell’Interno per il 30.9.2017 e posticipando la definizione di detti documenti a fine esercizio anzichè in via preventiva. Per l’esercizio 2017 i trasferimenti regionali sono stati di ‘ 6.853.397,10 di cui ‘ 4.573.970,87 necessari per neutralizzare l’incremento del contributo alla finanza pubblica per il corrente anno, in base ai criteri stabiliti con D.P.C.M. 10 marzo 2017. Quindi al netto, il trasferimento regionale per l’anno corrente, ammonta ad ‘. 2.279.426,23, con una differenza rispetto all’assegnazione dell’anno 2016 di oltre ‘ 5.500.000,00 atteso che nel precedente esercizio le somme trasferite risultavano pari ad ‘ 7.833.828,50. Considerato che i trasferimenti regionali sono stati risultati insufficienti al mantenimento degli equilibri di bilancio, si è determinata nel corso dell’esercizio una notevole difficoltA? di gestione e la necessità di fare ricorso in extremis all’avanzo di amministrazione destinato. La proposta di bilancio avanzata dal dirigente del Settore Finanzario, Lucia Lo Castro, ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei revisori presieduto da Roberto Gissara e composto da Giovanna Scifo e Francesco Basile.
Una storia reale, di gattopardesca memoria.