Si A? riunita la direzione del Pd di Ragusa per esaminare la possibilità di rispondere positivamente alla proposta di Tonino Solarino in ordine all’invito tendente a fare in modo che potesse essere procrastinata la scadenza del 12 gennaio come termine ultimo per rendersi disponibili a elaborare un percorso comune per le prossime elezioni amministrative.
Un comunicato della segreteria cittadina sottolinea come il PD ha sempre dimostrato piena apertura, con ogni forma di confronto e con la più assoluta collaborazione, nei riguardi di tutte le forze progressiste e moderate della città.
Per questo motivo, la direzione del Partito Democratico ha deciso di accogliere l’invito, ed anzi di estenderne gli effetti, rinviando tutto sino al 10 marzo, rivolgendosi alle forze politiche progressiste e moderate per la formazione di un fronte comune che partecipi con convinzione alle elezioni amministrative di primavera con l’obiettivo di vincerle.
Allo stesso tempo la direzione del Pd ha riconfermato la candidatura a sindaco del segretario Peppe Calabrese sottolineando che la proposta arriva da un partito pronto al confronto ma non al sacrificio.
La decisione della Direzione cittadina del PD, viene accolta con favore negli ambienti dell’area moderata progressista che sta lavorando per una affermazione alle prossime comunali, un segnale dell’intenzione di un confronto serio fra le diverse anime per arrivare a programmi, strategie e progetti profondamente condivisi, con una candidatura rafforzata dal comune intento di sconfiggere populismi e disinteresse per la politica, senza inutili personalismi che potrebbero vanificare l’esito della campagna elettorale.
Sintomatica A? anche la scelta di attendere per le decisioni finali l’esito delle elezioni nazionali per le quali si dovrà lavorare con rinnovato vigore per affermare valori fondamentali e irrinunciabili.
Una scelta, quella della Direzione, di elevato valore strategico che dovrebbe costituire modello per le altre aree politiche impantanate nelle sabbie mobili di trattative impossibili per una quadra che tarda ad arrivare, non solo sulle candidature, ma anche sui programmi e sulle alleanze.
Il fatto che l’area moderata progressista abbia già espresso le candidature e, nonostante questo, si mostra disponibile al confronto per arrivare alla candidatura unitaria e totalmente condivisa, è il segnale di una maturitA? politica che, per il momento avvantaggia il costituendo fronte unitario contro la destra e il Movimento 5 Stelle