Non solo recupero dell’antico patrimonio edilizio rurale, ma sapiente ristrutturazione di una antica masseria, al centro di un moderno insediamento residenziale, ai limiti del nucleo abitativo urbano, per farne una scuola materna moderna, tecnologicamente attrezzata, al servizio degli utenti della zona.
Una zona destinata allo sviluppo per la vicinanza del nuovo stabilimento ospedaliero di Cisternazzi, che viene arricchita da questo gioiello, in posizione centrale rispetto alle unitA? abitative, patrimonio edilizio del Comune che lo ha acquisito in perequazione dai costruttori delle unitA? residenziali circostanti.
La materna di via Ramelli, il doppio viale al quale si accede da allo svincolo immediatamente precedente a quello per il nuovo ospedale, intitolata a Bruno Munari, ha aperto i battenti, oggi 15 gennaio 2018.
Acquisita al patrimonio comunale circa 10 anni orsono, fu inserita nel piano scuola e ci fu un primo tentativo di richiesta di finanziamento nel 2011, ma l’iter non andA? avanti.
L’attuale amministrazione, grazie alla collaborazione dei tecnici comunali, coordinati dagli ingg Scarpulla e Corallo, sono riusciti a inserire il progetto in un bando CIPE del 2014, raggiungendo l’obiettivo di valorizzare un cespite importante dell’ente, incrementando il già consistente patrimonio edilizio comunale.
Il Sindaco Federico Piccitto, visibilmente soddisfatto per questa altra importante realizzazione, può vantare anche la presenza illustre dell’assessore regionale alla pubblica istruzione, il prof. dott. Roberto La Galla che non ha voluto mancare all’inaugurazione della struttura, considerandola di particolare rilevanza nel panorama regionale delle attività finalizzate all’istruzione e alla formazione.
Il Sindaco ha voluto sottolineare, nel breve ma incisivo intervento, come sia venuta fuori una realizzazione caratterizzata da impianti tecnologici avanzati, consentiti da una capacitA? di ristrutturazione di standard elevato, locali belli e idonei attraverso cui passano istruzione e formazione di livello.
Un ringraziamento particolare ha voluto rivolgere ai progettisti, ai tecnici, agli uffici, in particolare al dirigente dott. Spata, che hanno consentito di espletare le gare e le rendicontazioni nei tempi richiesti, una menzione per l’ing. Ardizzone della ARD Costruzioni che ha eseguito i lavori nei tempi indicati, un dovuto omaggio alle insegnanti che hanno consentito, con la loro instancabile collaborazione, l’esito assolutamente positivo di questa bella giornata per la scuola ragusana e per la città tutta,
Il prof. La Galla si è detto felice di partecipare all’evento e rappresentare la vicinanza dell’istituzione regionale a questa importante realtàche costituisce segnale forte per una scuola che deve essere presidio di legalitA?, di valore civile, alla stregua della caserma dei Carabinieri, in ogni territorio.
Una scuola ‘ ha aggiunto l’ex Rettore dell’Università d Palermo ‘ che deve essere curata come la casa di ognuno di noi, palestra di cittadinanza oltre che luogo di formazione, convenendo con il primo cittadino nel ritenere indispensabile che la dignitA? e la qualitA? dei luoghi deve accompagnare, sempre, il livello della formazione.
Il valore storico dello stabile, anche segno distintivo dell’identitA? territoriale, rende ancor più apprezzabile il recupero, in un momento delicato della storia regionale, nel quale la latitanza istituzionale delle ex province ha, di fatto, debilitato gli sforzi a favore delle scuole.
Preoccupazione dell’assessorato sarà quella di velocizzare i progetti degli enti locali, esaltando l’impegno di quelle realtàche sapranno liberarsi dalle sabbie mobili che spesso vanificano le buone intenzioni di molti comuni, occorrerA? valorizzare le buone prassi, come quella di questa mirabile realtà’ ha detto l’assessore regionale -A? per valorizzare le potenzialitA? di molte realtàsiciliane.
Prima di passare al taglio del nastro ha voluto significare come la presenza a Ragusa ha voluto essere un segnale di attenzione non solo per questa nuova scuola e per il Comune capoluogo ma per tutta la provincia, auspicando una fattiva collaborazione, al di lA? delle divisioni politiche per far sé che si possa, tutti insieme, tirare una bella somma del lavoro intrapreso.
Parole di ringraziamento per i decisori politici e per i tecnici sono state espresse dalla Dirigente scolastica, la prof,ssa Beatrice Lauretta che ha messo in risalto il valore del recupero di un importante immobile del patrimonio edilizio tipico del territorio e la fondamentale importanza di investire sul futuro e sulla formazione delle nuove generazioni.
L’Assessore regionale ha consegnato il gagliardetto della Regione Siciliana alla Dirigente per ricordare alla stessa di non esitare a mettersi in contatto con l’istituzione per ogni minima esigenza.
Padre Maurizio De Maria, Parroco della zona, ha benedetto la struttura, dopo una breve preghiera comune.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno presenziato gli onorevoli Orazio Ragusa e Giorgio Assenza, nonchè una nutrita rappresentanza dei genitori dei giovani alunni della scuola,
A fare gli onori di casa, oltre al Sindaco, il vice Massimo Iannucci, il Presidente del Consiglio Comunale, Antonio Tringali, e gli Assessori Leggio e Martorana.
Il recupero dell’antica masseria per la sua trasformazione in stabile scolastico è stato reso possibile grazie ad un finanziamento CIPE di un milione e 100 mila euro concesso ad un progetto ritenuto innovativo, per il quale l’ente comunale si è impegnato con una integrazione, determinante per il punteggio ottenuto, di 300 mila euro, somme che hanno consentito una favorevole posizione in graduatoria.
Il progetto redatto dai tecnici comunali ha interessato una superficie totale di circa 1.400 mq, di cui 750 coperti e un cortile interno di circa 600 mq.
Sono state realizzate tre aule, un laboratorio, la sala mensa, la sala insegnanti e gli ambienti di servizio. Previsti moderni accorgimenti per l’isolamento termico, con un impianto di riscaldamento a pavimento e un impianto fotovoltaico.
In funzione di risparmio della risorsa idrica ripristinato anche un antico impianto di recupero delle acque piovane dai tetti, oltre alla realizzazione di due impianti idrici separati, di cui uno per l’acqua potabile.
Gli ampi spazi all’aperto hanno consentito di predisporre un orto didattico, recintato da muri a secco, che consentirA? attività specifiche
Infine la disponibilitA? di ampi spazi all’aperto e di un grande orto didattico delimitato da muri di pietra a secco (foto), permetterA? anche attività scolastiche specifiche