Era logico, che prima o poi, il città di Ragusa sarebbe rimasto all’ultimo posto, considerando il cammino ed i numeri impietosi che lo contraddistinguono: ha vinto una sola volta, ha pareggiato 6 volte, ha perso 11 volte, con 33 gol subiti e 12 gol fatti.
Domenica prossima arriva al Selvaggio un’altra corazzata, il Biancavilla, squadra tra le più attrezzate per la vittoria finale, con giocatori di categoria superiore (Baiocco ex di Juventus e Catania).
Certamente un avversario non alla portata degli azzurri, ma oggi, vincere A? diventato quasi un miraggio, perché’ la squadra è in un momento particolare, non riuscendo a vincere neanche con le pari grado, Avola docet.
Analizzando ed entrando nei dettagli, la squadra ha cambiato completamente la sua fisionomia col mercato di dicembre, facendo scendere di molto il tasso tecnico generale, con i tifosi che non sono stati messi al corrente dei movimenti in entrata ed uscita (uno nuovo, capita l’antifona, A? andato via dopo 2 partite).
La barzelletta dei quadri societari, poi, perché’ di barzelletta si tratta, A? ancora in essere, perché il prima D.S., poi D.G., poi presidente tutt’ora in carica, a fine 2017, pontificava dicendo che avrebbe presentato i suoi collaboratori nei primi giorni del 2018.
Questa città purtroppo ha subito negli anni nel recente passato, calcisticamente parlando, delle violenze dai napoletani del Presidente Vito che finè con la radiazione della società che nella sua vita calcistica è stata sempre additata come società modello.