Si può dire che i genitori dei bambini che usufruiscono del servizio di refezione scolastica sono in agitazione permanente: intenzione è quella di concretizzare un comitato contro il malfunzionamento della refezione scolastica, obiettivo quello di sensibilizzare le autorità preposte verso un servizio che, per i suoi molteplici aspetti e le diverse esigenze per i pasti speciali, non può essere affrontato come si è fatto fino a questo momento.
Ci sarà da superare lo scoglio di una buona metA? dei potenziali utenti che, nonostante le criticitA? evidenziate, continuano a usufruire del servizio, ma si vogliono raccogliere, nel comitato, quanti rinunciano alla refezione o danno ai propri figli il classico panino.
In effetti non si può tranquillamente far mangiare i bambini a scuola, quando si hanno notizie di ogni genere e quando qualitA? e quantità dei cibi sono messe, più volte, in discussione da bambini, genitori, insegnanti e anche controllori.
E’ chiaro che qualcosa, nel sistema non funziona, altrimenti non sarebbero state avviate procedure di revoca e non sarebbero stati sollevati rilievi all’azienda.
Le mamme sono sul piede di guerra e le ultime dichiarazioni, rilasciate dal responsabile del servizio ad una emittente televisiva, danno pienamente ragione a quelle mamme che, durante la riunione con i vertici dell’amministrazione, lamentavano il mancato rispetto del capitolato, in particolare per le diete speciali.
Una mamma ci diceva in proposito: ‘Se il titolare della ditta, dopo 20 giorni dall’inizio del servizio, dice che deve mettere a punto il servizio per le diete speciali, particolarmente delicato per la sicurezza dei bambini ai quali A? dedicato, desidereremmo sapere, cosa hanno controllato, finora, i vertici del Comune?
Quanto previsto dal capitolato deve essere a posto sin dal primo giorno, nessuno si è accorto di nulla per 20 giorni? Nemmeno dopo che qualche mamma aveva sollevato il problema?’
Un’altra mamma, aggiunge: ‘Non basta questo, per revocare il servizio? Oppure, tutto è aggiustabile e rivedibile?’
Ora, ci sarà da verificare quanto battagliere saranno queste mamme a difesa dei loro figli, qualcuna, sfiduciata per quanto, finora, accaduto, ritine che la soluzione finale debba essere quella di rivolgersi alla Procura della Repubblica per ottenere indagini e controlli che, appare evidente, fino a questo momento evidenziano criticitA? ma esitano nell’adottare provvedimenti risolutivi.
In effetti, dall’inizio della storia, c’A? da restare sconcertati per gli esiti e i risvolti della vicenda: dapprima l’errore di trattamento del riso, ammesso dalla stessa ditta come, ora, per le diete speciali, esiti di analisi, i cui risultati ufficiali non sarebbero stati diffusi, parlano di carica batterica che non renderebbe tossico il cibo, dubbi ci sono per i mezzi di trasporto del cibo e per il numero di personale utilizzato, una serie di incongruenze che risultano eccessive in un cosé ridoto arco di tempo.
Le mamme, inoltre, ritengono, a questo punto, indispensabile che l’assessorato competente si attivi per creare una commissione, formata da personale degli uffici, rappresentanti del consiglio comunale e dei genitori, che possa esercitare un controllo più efficace sulle varie fasi del servizio, al fine di poterne verificare sicurezza, qualitA? e perfetta adesione alle prescrizioni del capitolato, questo anche nel caso di revoca dell’attuale affidamento, perché sarebbe ampiamente dimostrato che gli uffici e l’assessore non hanno saputo gestire con la diligenza del buon padre di famiglia tutta la vicenda.
Cotolette bruciate in attesa della revoca
In agitazione permanente le mamme dei bambini utenti del servizio di refezione scolastica: nel pomeriggio di giovedì, 1° febbraio, tratte...