C’è stata sempre, a Ragusa, la destra, quella moderata, che ha dato alla città felici esperienze di governo, quella destra riservata, ideologicamente ben ancorata a principi di legalitA?, di buona politica, di buon governo della cosa pubblica, impegnata attivamente nella politica attiva che non cerca poltrone nA? affari.
Una destra che ha naturalmente rialzato la testa con l’affermazione di Nello Musumeci alla regione e che si rivede protagonista grazie anche al fatto che, da ogni parte politica, si affannano a essere vicini, tutti ora sono diventati sostenitori di Nello Musumeci, le piccole formazioni politiche fanno a gara per farsi vedere accanto a questo o quell’esponente di #diventeràBellissima o di Fratelli d’Italia, c’A? qualcuno, addirittura, che A? entrato a far parte dei gruppi dirigenti, una vera e propria folgorazione.
Come componente dell’area di centro destra, naturale, quindi la partecipazione al tavolo delle trattative per la candidatura a sindaco di Ragusa.
Ne abbiamo parlato con l’avv. Alessandro Sittinieri di #diventeràBellissima, esponente della destra ragusana, politicamente vicino a Giorgio Assenza e al leader Nello Musumeci.
Avvocato, come vede lo stato delle trattative per la candidatura a sindaco della città?
Viviamo una fase anomala, in anni passati si svolgevano prima le trattative, gli incontri, i tavoli e se si trovava un accordo si arrivava al candidato unico, altrimenti ogni partito andava avanti con i propri candidati.
Oggi c’è una situazione strana: sono venuti fuori prima i candidati e si è cercato, dopo, di trovare gli accordi, cosa che rende difficile trovare la quadra, complicato fare sintesi sulle diverse candidature che, si badi bene, non vogliono essere solo proposte ma, quasi, imposte.
Per noi, se si vuole vincere, occorre un unico candidato.
Ritenuto che alcuni consiglieri di Insieme al Comune di Ragusa hanno aderito a #diventeràBellissima, la candidatura di Tumino A? da ricondurre anche al Movimento di Nello Musumeci?
In proposito occorre precisare, per quanto riguarda #diventeràBellissima, che si è ingenerata confusone sulla candidatura di Maurizio Tumino e, in particolare, sul fatto se la stessa sia stata espressione del nostro movimento oppure di INSIEME: voglio chiarire che INSIEME A? l’unica formazione politica ragusana autorizzata direttamente da Nello Musumeci a confluire in #diventeràBellissima, per l’appoggio dato in campagna elettorale.
Si tratta, per chiarire ancora, di una sorta di federazione fra le due componenti politiche, civiche se vogliamo, che possono mantenere la propria identitA? e gli iscritti possono avere la tessera di ambedue le formazioni.
Al Comune di Ragusa alcuni consiglieri di INSIEME, due per l’esattezza, Lo Destro e Mirabella, hanno ufficializzato il passaggio nelle file del movimento di Musumeci, ma Tumino A? candidato di INSIEME in quanto all’interno di #diventeràBellissima non c’è stato alcun passaggio nè una discussione e questo argomento sarà oggetto di una prossima riunione, di un passaggio interno al quale parteciperA? anche l’on.le Assenza.
Non c’ A?, quindi, al momento, una vostra indicazione per la candidatura?
Ritengo che fino alla conclusione delle elezioni nazionali non ci sono le condizioni politiche per proporre questo o quel candidato, ma l’obiettivo A? quello di avere un candidato che possa mettere assieme tutto il centrodestra.
A tal proposito, anche su precisa proposta di Fratelli d’Italia, c’A? da valutare l’ipotesi di una candidatura della società civile, del mondo professionale, imprenditoriale, del volontariato, non necessariamente del tutto avulsa dalla politica, ma in grado di catalizzare consenso diffuso.
Con Fratelli d’Italia abbiamo l’idea di una persona che possa riavvicinare la gente alla politica, quella gente che si è stancata di vedere sempre le solite facce, le solite persone che vantano impegni mirabolanti ma non hanno prodotto risultati.
Servono persone nuove che possano dare garanzie di onestA?, capacitA?, trasparenza, affidabilitA? e con un minimo di esperienza ed il successo dei 5 Stelle, che si fonda sui volti nuovi che riescono a riscuotere fiducia, A? la conferma che A? proprio questa la strada da perseguire.
Riteniamo che una terza via potrebbe indurre a far fare un passo indietro ai candidati.
Si vantano accordi, si parla tanto di vicinanza a questo o a quel candidato, si parla di accordi fra Assenza e Antoci, la Migliore vanta rapporti preferenziali con Musumeci e uomini della sua squadra di governo, cosa c’A? di reale?
Di concreto nulla, l’on.le Assenza, del quale sono note la trasparenza e la correttezza politica, non ha accordi con nessuno, con Antoci solo una vicinanza, alla luce del sole, per il sostegno ricevuto in campagna elettorale, mentre Musumeci A? impegnato solo nel governo della regione e non ha dato approvazione per nessuno dei candidati in quanto vuole mantenere il suo ruolo istituzionale.
Quale avversario considera più ostico?
Sicuramente i grillini se non ci saranno spaccature al loro interno, a sinistra la situazione A? cristallizzata su due candidati, senza dire che anche Liberi e Uguali potrebbe avanzare una sua candidatura.
Chi si presenterA? spaccato non A? favorito, i favori del pronostico li avrebbe sicuramente il centro destra che, se si presentasse unito, potrebbe vincere già al primo turno, anche sfruttando l’onda lunga della sicura affermazione alle elezioni politiche di marzo.
Nessuno parla di programmi, secondo alcuni non servono, per la città occorrono pochi importanti elementi: lei cosa ne pensa?
Per noi di destra i programmi sono essenziali, in quanto occorre sapere cosa si vuole fare, soprattutto in tema di centro storico, di programmi culturali, di turismo, di controllo dell’ampliamento urbanistico attorno al quale girano interessi economici, occorre capire se tutti gli alleati sono sulla stessa linea.
Sarebbe opportuno che, intanto, quelli che si sono fatti avanti parlassero di cosa vogliano fare per la città, invece di cercare solo voti e appoggi di altre liste
Una ricetta per contrastare l’astensionismo?
Come ho già detto, l’indicazione di una figura che possa attrarre consenso, che dia fiducia, che riavvicini la gente alla politica e alla voglia di fare politica.
Quale ruolo assegnerebbe ai giovani in questa particolare fase della politica, anche locale?
Posso dire che, nell’ambito del centro destra, ho notato molta partecipazione dei giovani alla politica ed una maggiore cura per gli eventi culturali e per gli spettacoli servirebbe a coinvolgere una platea giovanile che merita attenzione e per la quale la politica dovrebbe adoperarsi per abbassare il disinteresse verso un ambito che viene considerato, purtroppo, sempre più distante.
Se diventasse sindaco, cosa farebbe nei primi 100 giorni?
Quello dei 100 giorni A? diventato un luogo comune, anche il Presidente Musumeci ci ha esortato a non aspettarci molto dai primi mesi di attività: questa si misura sul lungo periodo.
Se fossi sindaco, approfittando di entrare in carica con l’approssimarsi della bella stagione, rivolgerei le mie attenzioni alla fascia costiera, proiettando l’azione amministrativa per una destagionalizzazione del turismo.
Sono convinto che turismo e cultura possono costituire importante volano di crescita e di sviluppo per il territorio, oltre che fonte di ricchezza e di benessere.
Poi lavorerei, da subito, per la città, occupandomi, in maniera prioritaria, di sicurezza, di strade, di circolazione, di arredo urbano, tutto il resto richiederebbe un lavoro più lungo nel tempo ed una programmazione più articolata.
Occorre rendere tutto l’agglomerato urbano più vivibile e sicuro, atteso che in certe giornate, soprattutto i festivi, la città A? triste, senza vita, e quando i negozi abbassano le saracinesche, A? la fine.
Non le sembra che ci siano troppi immigrati in giro?
Il problema dell’immigrazione è stato per molto tempo nascosto e trascurato in favore di un’accoglienza incontrollata e dietro la quale vi sono stati e continuano ad esserci interessi economici non indifferenti. Il futuro sindaco dovrà affrontare in maniera concreta questa problematica e, riguardo agli immigrati regolari, occorrerA? un buon lavoro di integrazione per evitare di ghettizzarli, mentre ad altri competerè il ruolo di controllo e di regolamentazione dei flussi in città che, forse, cominciano ad essere eccessivi.
Anche in questo l’aspetto culturale riveste un ruolo preponderante e opportune politiche per il centro storico potrebbero contribuire ad alleviare anche questo tipo di problemi, attraverso il riutilizzo di strutture del centro storico
Parla del cinema Marino e di altri immobili del centro che sono inutilizzati?
Certo, quello del Marino è una questione centrale, dimenticata da tutti, Ragusa ha diritto ad un teatro degno di questo nome, sono stati spesi dei soldi, peraltro, da solo, il Marino, costituirebbe elemento fondante di una rinascita del centro storico. Sono stati spesi dei soldi, occorre capire, almeno, cosa si può fare e farlo presto e bene. Sull’argomento i grillini hanno assunto un atteggiamento discutibile, ma anche le cosiddette opposizioni non hanno brillato se non per estemporanee azioni di facciata.
Serve una svolta decisa in termini di strategia culturale per il centro storico, ma occorre, per questo, un nuovo rapporto fra amministrazione e la gente. Serve partecipazione e predisposizione dell’amministrazione ad ascoltare le istanze che provengono dal territorio. All’inizio di questa sindacatura, ricordo che Fratelli d’Italia, di cui all’epoca ero dirigente nazionale, aveva offerto la propria collaborazione al sindaco per idee e proposte, ma non vene data neppure la possibilità di un incontro!
Per ritornare al motivo della nostra intervista, cosa prevede per le candidature?
Ormai, da qui al 4 marzo ci saranno solo schermaglie, non A? escluso che possano saltar fuori altre candidature, dopo ci sarà la quadratura, posso anticipare che noi della destra sottoporremo al tavolo un nostro nominativo, attorno al quale cercheremo di far confluire il necessario consenso, ma non A? escluso che possa costituire una candidatura di bandiera, per coerenza alla linea politica, fin qui portata avanti