C’era una volta l’U.S, Ragusa, gloriosa società che mosse i primi passi calcistici attorno agli anni cinquanta, un calcio agli albori e si distingueva, tra le squadre di quel tempo, per la serietA? e la qualitA? tecniche che metteva domenica mente in campo, contro gli avversari di allora, occupando posizioni di classifica sempre dignitose, e vincendo, alcune volt, i campionati di pertinenza.
Allora si giocava al campo Enal, in terra battuta, con spogliatoi cosé piccoli che i giocatori utilizzavano tre quattro per volta, per indossare in pantaloncini e magliette e, dopo la partita, per fare la doccia a turno.
Poi nel 1967, si spostA? allo stadio di contrada Selvaggio, nuova casa azzurra, con erbetta, spogliatoi grandi e con i riscaldamenti, e con le docce che erano molto spaziose e funzionanti, e con tribune capienti e capaci di contenere seimila spettatori.
Allora la categoria era la Quarta Serie, abbinata alla serie C unica in una categoria denominata Semiprofessionisti, serie A e serie B erano i Professionisti.
Mazza, D’agostino, Scalone, Messina, Librizzi, Stella, Maida, Tuccitto, Greco, Sorace, De Maria, questa una delle più belle squadre di sempre, che si classificA? quarta, col primo posto dell’Alcamo che fu promosso in serie C, ma che si attrezzA?, l’anno dopo, per la vittoria del campionato (Mazza, Barbuto, Scalone, Maggio, Rabacchin, Librizzi, Maida, Messina, Latella, Sorace, Demaria), allenatore Chico Cacciavillani.
Ragusa è sempre stata una destinazione favorevole per i giocatori, quelli acquistati non volevano più andare via, perché’ c’era una società modello, in quanto ad organizzazione e pagamenti degli stipendi, e quindi, pur di rimanere, si rifiutavano di cambiare casacca.
Alcuni atleti ragusani sono arrivati in serie A, (Mascara, Manitta, Nassi, Porchia) e tanti altri, meritevoli sicuramente di giocare in categoria superiore, sono rimasti nelle categorie inferiori, più per sfortuna che per mancanze tecniche, ma la squadra, in qualsiasi categoria abbia militato, ha sempre onorato il suo antico e glorioso blasone.
Poi iniziA?, con l’arrivo dei napoletani, la fase calante e le macchie calcistiche di rinunce alle partite, fino al fallimento ed alla seguente radiazione, pagine buie mai vissute da una società trasparente ed onesta, additata a modello da tutte le altre: quella sciagurata dirigenza, con un colpo di spugna, cancellA? settanta anni di storia, di successi e di insuccessi sempre chiari e limpidi.
Subito dopo, grazie all’amore per il calcio e per il Ragusa, riusciamo con un gruppo di amici, a creare il “RAGUSA 2014”, ripartendo dalla promozione, cercando di coinvolgere forze politiche, sponsor ed imprenditori nel nostro progetto, ma la città è stata ferita nell’anima e nella sua maggiore espressione dai napoletani, quindi non riusciamo ad uscire dal torpore sportivo e quindi siamo sul punto di lasciare.
Nel frattempo, la New Team vince il campionato di prima categoria, e quindi lottiamo due squadre ragusane in promozione, ed io a predicare, inascoltato, la via della fusione, per una sola squadra forte e vincente.
La New Team cambia denominazione in ‘città di Ragusa’, ottiene la gestione del campo ex Enal, si propone come squadra leader della città, noi ci ritiriamo in buon ordine, loro, a fine campionato, vengono ripescati in eccellenza, per la gioia dei tifosi ragusani: ma la sorpresa A? dietro l’angolo ed infatti con una conferenza stampa che per sopravvenuti problemi, mettono il titolo in vendita.
Ed ecco entrare in ballo Pluchino, il quale dichiara di avere alle spalle dodici professionisti, dei quali non ne è stato presentato neanche uno e, ad oggi, le notizie sono del tenore che la squadra ed i quadri tecnici vogliono rilevare la società, escludendo dai giochi Pluchino, che ricopre la carica di presidente, altrimenti non scenderanno più in campo.
In questa situazione, ed in questo momento, sarebbe giusto fare tutti un esame di coscienza, specialmente i responsabili di questo misfatto, (non è il solo Pluchino), che hanno violentato la serietA? della società, esponendola alla gogna mediatica di una annata, ancora una volta, fallimentare.
Ettore Tuccitto.
Ragusa Calcio. Tumino regala alla squadra la vetta della classifica
Partita avvincente quella di sabato al Selvaggio, con bel gioco e capovolgimenti. Sfida tra Ragusa e lo Sporting Priolo che...