Con perfetta scelta di tempo, lontano dai clamori delle elezioni politiche, in un noioso pomeriggio nel quale anche le trattative per le nomine dei Presidenti di Camera e Senato hanno avuto una sospensione, ancora lontani dai profumi dei piatti pasquali, in un momento nel quale le forze politiche sono ancora frastornate per i risultati delle ultime elezioni, il Direttivo di Partecipiamo ‘lancia’ la proposta di una candidatura del suo leader, Giovanni Iacono.
Al netto di formalismi e di tentativi di imbellettare la candidatura, la notizia A? che Giovanni Iacono intende avanzare la sua candidatura a primo cittadino.
Il Direttivo di Partecipiamo A? formato da poche persone, pochi sono anche quelli rimasti nel movimento dopo la divisione con Salvatore Martorana e i suoi fedelissimi, non siamo i tipi giusti per credere che il Direttivo abbia fatto questo tipo di scelta e che Giovanni Iacono non abbia saputo nulla.
Di certo, il livello delle candidature fa un salto in avanti, ancorchA? poco ci manca che non basteranno le dita
di una mano per contare gli aspiranti sindaco.
Entra sullo scenario della corsa a primo cittadino un soggetto che inevitabilmente offre una candidatura di peso che, fra l’altro, ha avuto i contatti giusti per definire una squadra in grado di competere alla pari con i favoriti che erano, e restano dopo i risultati elettorali, i 5 Stelle.
Giovanni Iacono ha lavorato per settimane alla costituzione di una sintesi, fra le espressioni civiche in città, che fosse in grado di esprimere un candidato unitario.
Era riuscito anche a sondare le possibilità che il centro destra si affidasse a questa candidatura unitaria e non si era arrivati molto distanti da questa ipotesi, ipotesi che oggi, alla luce dei non esaltanti risultati del centro destra, delle tensioni a livello regionale in seno alla coalizione e dell’immagine sbiadita di Forza Italia dopo la perdita della premiership e della leadership al livello nazionale, assume i connotati di quella che da condizione di opportunitA? può diventare condizione di necessità.
La perdurante apparente stagnazione delle verifiche nel centro sinistra favorisce questo passo di Giovanni Iacono che potrebbe rappresentare l’elemento nuovo di una contesa politica che si stava avviando, per motivi oggettivi, verso un risultato scontato.
AncorchA? ancora non ufficializzata, la candidatura del Movimento 5 Stelle, che dovrebbe essere quella dell’attuale Presidente del Consiglio, Antonio Tringali, riproporrebbe lo scontro successivo alle dimissioni di Iacono dalla seconda carica di palazzo dell’Aquila.
A? chiaro che, ancorchA? forti del dilagante consenso, i grillini si dovranno dare una mossa, le poche indiscrezioni che trapelano, al momento, sui primi contatti per la formazione della lista, ci danno un quadro da pomeriggio dal parrucchiere per comporre la lista dei rappresentanti di classe, i 5 Stelle non hanno ancora capito che dovranno, prima di tutto, elevare il livello del civico consesso per poter ambire ad un governo della città che si possa definire tale.
Per molti, anche delle opposizioni, il civico consesso è stato considerato alla stregua di una riunione condominiale, la presenza di Giovanni Iacono farebbe prevedere una composizione delle liste e una ipotetica composizione del civico consesso di livello assai diverso, per quanto visto negli ultimi anni.
Condizione che imporrebbe, anche agli altri contendenti di non soffermarsi solo al mero consenso numerico.
Encomiabili le intenzioni manifestate nel documento del Direttivo di Partecipiamo per un progetto innovativo ed inclusivo che, necessariamente, per una questione di numeri, deve dare vita alle giuste alleanze per potersi imporre fra le pochissime candidature di prestigio di questa tornata amministrativa.