Manca un mese esatto alla presentazione delle liste per le amministrative di Ragusa e solo il Partito Democratico mostra di avere il suo candidato sindaco, pur con qualche residuale fibrillazione interna all’area di riferimento.
Dall’altra parte la coalizione si sfalda, siamo stati svegliati dal logo animato della candidatura a sindaco di Peppe Cassé, poi il suono della notifica di mail e di messaggi whatsapp ci consegna il comunicato del sostegno ufficiale di Fratelli d’Italia allo stesso Cassé, mentre cominciano a piovere i like sulla pagina facebook Peppe Cassé Sindaco.
Di fatto, A? la conferma che la coalizione non esiste più, il centro destra andrA? adeguatamente diviso alle comunali di Ragusa, del resto era esagerato parlare di coalizione quando manca la Lega di Salvini, quando non esiste l’UDC-Noi per l’Italia, quando le esitazioni di #diventeràBellissima fanno intravedere l’assenza del simbolo e della lista per la prossima tornata elettorale.
Tutto nasce dalle politiche di Forza Italia che cerca, disperatamente, di mantenere uniti i cocci di un partito che pure, alle ultime elezioni, ha rappresentato un 27 %, di molto superiore alla media nazionale.
Ma la strategia, che si deve considerare avallata dallo stesso MiccichA?, è quella di andare adeguatamente divisi perché nessuno prevalga, perché nessuno possa rivendicare leadership su una razza in estinzione.
Sono in molti a credere che le divisioni siano fittizie, create ad arte per un disegno politico sottilissimo, ma noi siamo costretti a parlare di quello che si vede.
E’ un po’ la strategia del Partito Socialista di Craxi in Sicilia, quando c’erano anime diverse in ogni Federazione, che, al momento opportuno, convergevano, comunque, sul leader e sulle sue strategie.
Giovanni Mauro converge su Maurizio Tumino, ritenendolo l’elemento più adatto a mantenere uniti i cocci di un partito e di un’area politica di riferimento, Nino Minardo appoggia Sonia Migliore, il sodalizio Orazio Ragusa / Ciccio Barone sceglie di non fare passi indietro, a questo punto impossibili, e sostiene la candidatura civica di Peppe Cassé.
Si narra di tentativi di far riflettere Ciccio Barone, di appelli a rimandare di qualche ora l’ufficializzazione del sostegno a Cassé, ma da ieri pomeriggio fino alle prime ore di oggi venerdì 13 aprile nessun elemento nuovo è stato introdotto per modificare le posizioni, torna a regnare l’indecisione che, sempre ieri pomeriggio, sembrava finita, con una leggera propensione per il candidato Sonia Migliore.
Qualcuno introduce anche la possibilità di un ticket, sul modello di quello Micari-La Via alle ultime regionali, confermando il disegno generale che sarebbe quello di tentare di non disperdere, comunque, il patrimonio di voti riconducibili al partito.
Ci si arrende all’inevitabile conta del primo turno che costituirè una inevitabile consultazione primaria, motivo per cui i protagonisti stanno lavorando ad una composizione delle liste che possa assicurare voti tali da poter fare la differenza fra le varie anime di un partito che si vuole tenere unito con questa politica dei tre forni, ritenuta utile per cercare di salvare il salvabile.