Si è rivista la piazza stracolma, come nel 2013, l’entusiasmo è, letteralmente, ‘alle stelle, si prevedeva che la presenza di Luigi Di Maio, per la prima volta in veste di Ministro della Repubblica, a Ragusa, avrebbe solleticato le folle, nonostante l’ora caldissima e il richiamo del mare di sublime bellezza, migliaia di persone hanno voluto ascoltare la voce del capo politico del Movimento 5 Stelle venuto a Marina di Ragusa per sostenere la candidatura di Antonio Tringali a nuovo Sindaco pentastellato della Città.
Un pubblico attento, che ha atteso con pazienza l’arrivo di Di Maio ma non ha mancato di seguire, appassionatamente, anche gli altri interventi di parlamentari ed esponenti politici dei 5 Stelle, compreso quello del sindaco uscente, Federico Piccitto.
Una folla che smentisce e vanifica le strategie delle opposizioni che hanno versato fango sui 5 Stelle per 5 lunghi anni, che hanno tentato di mistificare la realtà, che ora tentano di ripresentarsi alla città come salvatori della patria.
Il consenso della piazza, che prelude a quello che potrebbe essere il risultato elettorale e conferma gli esaltanti risultati delle ultime elezioni, è un segnale chiaro, fra i candidati avversari del 5 Stelle Tringali solo Peppe Cassì, estraneo alla vecchia politica, ha le credenziali e gli alleati per ambire a contendere la poltrona di sindaco, tutti gli altri non meritano di rivolgersi alla città dopo il fallimento di tutte le strategie di opposizione e dopo che nessun rilievo di illegittimità, di irregolarità, di legalità, ha trovato riscontro.
Come più volte abbiamo evidenziato, negli ultimi anni, solo opposizione strumentale, disperato tentativo di acquisire consenso nella totale decadenza della vecchia politica.
Luigi Di Maio ha entusiasmato la piazza, presentandosi come Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, settori che, ha detto, possono permettere di ripagare il grande consenso ottenuto dal Movimento 5 Stelle.
Reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza, fra le prime azioni incisive, oltre a quelle rivolte alle imprese.
Emozionato, perché quella di piazza Malta è la sua prima uscita ufficiale da Ministro che si è messo già al lavoro per creare lavoro, che ha voluto questo ministero che si occupa delle imprese e dei lavoratori per ricambiare il sostegno e il consenso ottenuto, soprattutto dalle regioni in difficoltà.
Abolire la legge Fornero, adottare il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza, lasciare in pace imprenditori e commercianti, professionisti e partite IVA, saranno le prime misure del cambiamento tanto auspicato.
Imprenditori e commercianti, professionisti e partite IVA, devono lavorare per creare lavoro e ricchezza, non per lo Stato padrone, via lo spesometro, il redditometro e gli studi di settore, occorre lasciare la gente in pace, ci sarà la legge per l’impignorabilità della prima casa, lo Stato deve saldare i debiti con gli imprenditori.
Si lavorerà per ridare stabilità e dignità a chi lavora, saranno normalizzate le retribuzioni, ci sarà il salario minimo garantito, per tutti, per ridare qualità della vita, saranno messi a posto i centri per l’impiego, non saranno più tollerate discrasie nel settore.
Di Maio ha promesso di eliminare i burocrati legati alla vecchia politica, ci saranno progetti importanti, c’è un metodo generale nuovo che metterà il cittadino al primo posto.
Pretendiamo – ha detto – di avere la stessa dignità degli altri Paesi europei, per essere alla pari, perché gli italiani meritano una collocazione da protagonisti nello scenario internazionale.
Di Maio dice che sembra incredibile di stare al governo, ci sono tanti siciliani nella compagine ministeriale, il Ministro Tonìnelli, ha evidenziato, potrà mettersi in contatto con Giancarlo Cancelleri e con Antonio Tringali per dirimere le scandalose vicende dell’autostrada e della Ragusa Catania, si potrà fare una seria legge per combattere la corruzione.
Nel contratto di governo è prevista l’eliminazione dei vitalizi, tutto è pronto per questo epocale provvedimento, sarà eliminato il quorum per i referendum, via le scorte inutili, via le auto blu superflue.
Di Maio ha assicurato che ci saranno tante altre cose da fare, ma ha fatto appello alla piazza per avere ancora consenso e fiducia per continuare la battaglia e poter agire sempre meglio a vantaggio dei cittadini.
Obiettivo è di poter godere ancora della rete di sindaci, amministratori, parlamentari che dovranno lavorare in simbiosi con il governo centrale e recuperare anche tutto quello che non si è potuto fare, in questi anni, per gli ostacoli frapposti dal governo regionale da quello centrale con le loro inefficienze.
Luigi D Maio ha garantito alla città che se, sarà eletto, Antonio Tringali avrà il governo centrale dalla sua parte, potrà contare sulla massima vicinanza per ogni esigenza, ogni qualvolta che Antonio Tringali dovesse chiamare, Luigi Di Maio ci sarà, come, peraltro, ha sempre dimostrato.