Eccomi. ho voluto attende qualche ora, non tanto per il risultato, anche perché questo era già chiarissimo dalla scorsa notte, ma per attendere che la sbornia fosse smaltita.
il mio primo pensiero va però ad una determinata categoria di candidati che ritengono di essere stati vittima di un complotto: ragazzi, le urne non mentono. Sono regolarmente sigillate, e vengono svuotate davanti a testimoni, e soprattutto le schede non si perdono!
Mi corre l’obbligo a questo punto ringraziare tutti, ma proprio tutti, dell’impegno profuso, di quanto hanno messo in questo gioco che si chiama democrazia. Senza di Voi non avremmo la libertà, non avremmo la democrazia. È vero, eravate tanti, forse troppi, ma oggi vi vogliamo ricordare tutti insieme, bravi e meno bravi, votati e non votati: la città di Ragusa è in debito con voi tutti, per il contributo di idee e di proposte che avete saputo dare.
Obiettivamente la proposta politica di questa tornata è cresciuta di tanto. Ho avuto la percezione di una offerta politica più matura, più consapevole.
Tramonta definitivamente la politica del favoruccio, dello scaldabagno guasto da rifare, della lampadina da cambiare. Mi hanno raccontato che c’erano squadre di manutentori pronte che intervenivano per effettuare piccole riparazioni, garantendo al mandante di fare una bella figura!
E tuttavia non è stato sufficiente per traguardare obiettivi importanti come l’ingresso al ballottaggio.
Sono riusciti in questo, invece, due candidati che sono stati “letti” dalla città come due persone lontane dagli intrighi di palazzo, dai soliti giochi di potere.
Hanno mostrato, più di altri, distacco, stile, capacità di sintesi, capacità espositive.
E se Antonio Tringali aveva dalla sua una buona esperienza di presidente del Consiglio Comunale, Peppe Cassì è la vera rivelazione. Molti lo conoscevano per la sua fama di uomo e di sportivo. Equilibrato, umile ma determinato.
In pochi, però, sapevano che Cassì è stato anche presidente europeo dell’Associazione giocatori di Basket, e che in questo ruolo ha avuto modo di fare esperienze importanti vicino a governanti, e dunque a livelli molto alti. Questo gli ha dato uno smalto ed una capacità di contestualizzarsi rapidamente e di progredire giorno dopo giorno con propensione marginale di crescita che è stata nettamente superiore a quella degli altri candidati.
È stato molto bravo anche Antonio Tringali. In molti gli imputavano il fatto che tra i grillini, era quello meno adatto, quello meno grillino di tutti, perché non dice mai parolacce, non parla male degli avversari, e mantiene uno stile da diplomatico inglese.
Oggi però i risultati gli hanno dato ragione perché a fronte di una lista che si ferma al 19 % lui ha portato a casa oltre 3 punti percentuali di voto disgiunto a favore suo attestandosi quasi al 23 %.
Ne riparleremo in questi giorni affrontando temi e ragionamenti, senza patemi d’animo. Oggi chiudiamo una pagina storica per questa città.
Degli altri vorrei dire, ma credo che hanno detto di più gli elettori ed io non sarei mai obiettivo fino in fondo. Considerate le circostanze storiche, ed i fatti accaduti, credo che tutti debbano essere soddisfatti delle loro performance. E non credo che potevano fare di più di quello che hanno fatto.
Anche a loro dunque va fatto un complimento. Sinceramente molto bravi.
Adesso però la scena sarà solo per due persone. Vi prego evitateci di assistere a dichiarazioni di supporto, di vantaggio, a celebrazioni stucchevoli di apparentamenti sostanziali e non formali.
Chi ha perso, buono, bravo o cattivo, ha comunque perso, e non credo abbia ancora il diritto di restare protagonista. La gente ha votato per non sentire più queste cose. Lasciamo che la città scelga, lasciamo che la gente abbia quello che vuole.
E … buona democrazia a tutti.
In pochi hanno voluto decidere per il nuovo sindaco, dato definitivo dell’affluenza alle urne per il ballottaggio: 41,94 %
Bassa la percentuale degli elettori che si sono recati alle urne per scegliere il nuovo sindaco di Ragusa, dei 62.186...