Archiviata anche la tradizionale festa patronale, dopo lo scampolo di fine settimana che ha compreso i primi due giorni di settembre, si possono considerare esaurite ferie, vacanze e pause di ogni tipo.
Si torna al lavoro, si torna nelle scuole, si tolgono i cartelli di ‘chiuso per ferie’ in quelle attività che hanno preferito prolungare le ferie per tutto agosto, si riprende la piena attività in Comune.
In verità, il Comune non si è fermato, se non per la tradizionale e quanto mai opportuna pausa di Ferragosto per la disinfestazione.
Complice l’insediamento della nuova amministrazione, si è lavorato in tutti gli uffici, in tutti gli assessorati che, per un motivo o per un altro, hanno avuto pratiche importanti e indifferibili da sbrigare, magari qualcuna di troppo, come quella che ha riguardato l’erogazione delle somme della tassa di soggiorno 2015 e 2016 all’aeroporto di Comiso.
Emergenze, come quella del verde pubblico, urgenze come quella per i cantieri di servizio o per il bilancio, hanno comportato lavoro straordinario, anche il sindaco non ha avuto giornate libere.
Ma tutto ciò non impedisce che ora si cominci a lavorare sul serio, non che prima non lo si sia fatto, ma ora ci sono solo venti giorni per arrivare ai canonici 100 giorni, allo scadere dei quali, si cercherà di fare il retorico bilancio dei primi mesi di attività, poi decadono tutti gli alibi.
Non sarà più una nuova amministrazione, non ci sarà da recriminare sulle criticità ereditate dal passato, non ci saranno alibi per non affrontare tutte le emergenze, si dovrà mettere mano al programma elettorale e rispondere alla città senza rimandare a settembre, perché, fra poco, anche settembre sarà passato.
E chiaro che tutto gira attorno al bilancio, ma è anche chiaro che se si chiede dell’ex cinema Marino o del Museo di Donnafugata non si pretende di conoscere la data di apertura, ma, quantomeno, si vuole sapere qual è lo stato dell’arte, cosa si vuole fare, quali sono le intenzioni dell’amministrazione, così per la residenza di via Berlinguer, per la Vallata Santa Domenica, per il City, per la ex biblioteca, per la piazza Stazione, per il piano particolareggiato dei centri storici, per la variante al PRG.
Poi ci vuole qualcuno che si occupi, seriamente e senza conflitti di interesse, di aeroporto di Comiso, di Ragusa-Catania, di autostrada, così come ha fatto, all’inizio il dott. Rabito con l’ospedale, pur consapevoli che sono cose, queste, che non dipendono dall’amministrazione, però l’amministrazione può e deve essere vigile perché, per quanto in oggetto, le stranezze sono tante e devono essere denunciate.
Fino a questo momento, abbiamo visto il Sindaco intervenire alle conferenze stampa di presentazione di eventi e manifestazioni ereditate dal passato, tutta una serie di iniziative che sembrano ormai istituzionalizzate, obbligatorie per la città che li deve sorbire senza possibilità di revisione nel cartellone degli spettacoli e delle manifestazioni, non si aspetta altro che il Sindaco, il suo assessore al ramo e tutta l’amministrazione diano vita ad un progetto culturale diverso, nuovo, che veda in campo iniziative originali, con uomini nuovi e progetti rinnovati, in location funzionali e accoglienti.
Vogliamo sentir parlare di Polo Fieristico, di Parco del Castello riqualificato e fruibile, di rinascita della Scuola dello Sport, di trasporto urbano, di reale eliminazione delle barriere architettoniche, di risolutive soluzioni per periferie e contrade, tutte cose che non debbono servire come palestra per le opposizioni ma devono costituire quella attuazione del programma elettorale al quale i ragusani non sono più abituati dal momento che l’ultima amministrazione del programma elettorale fece carta straccia.
La gente aspetta tanto dal Sindaco che è stato eletto a fuor di popolo e ancora di più aspetta dalla squadra di assessori e di consiglieri comunali che godono, tutti, di stima e fiducia incondizionata.
Abituati come siamo alle vicende locali, non vogliamo sentir parlare di minoranze costruttive, di offerte di collaborazione e di perseguimento del bene comune, speriamo solo che le opposizioni riescano a rivestire il loro ruolo dignitosamente, secondo le possibilità di ognuno, e facciano opposizione vera, se ci riescono, perché, come dicono in tanti, più preparati di noi, l’opposizione è il sale di ogni buona democrazia e di ognii buon governo.