Si insiste con un certo tipo di comunicazione, esclusivamente e insistentemente propagandistica, si resta basiti di fronte a messaggi che si possono definire fuorvianti; conoscendo, nel caso specifico, il consigliere Firrincieli, come persona seria, si è portati a considerare la possibilità, avanzata da qualcuno dello stesso gruppo, che il comunicato sia scritto da altri, nel qual caso si evince che queste terze persone non hanno contezza di quello che scrivono, il che rende la comunicazione, come spesso accade, esclusivamente esibizione retorica di propaganda.
Nel pomeriggio di giovedì 6 settembre, il consigliere Cilia, del gruppo di maggioranza PeppeCassìSindaco, aveva provveduto a convocare la Commissione II, Assetto del Territorio, della quale è Presidente, per verificare l’opportunità di attenti controlli su due infrastrutture viarie in cemento armato della città, il ponte San Vito e il viadotto che da via Risorgimento/strada nazionale per Modica immette alla circonvallazione di Ibla.
Il Presidente Cilia, anche in veste di tecnico, di professione ingegnere, ha voluto dare una risposta alle numerose sollecitazioni, generate dall’onda emotiva seguente al crollo del ponte di Genova, pervenute all’amministrazione per conoscere le condizioni delle due importanti strutture della città che, per la loro natura, potrebbero essere soggette a quel deperimento strutturale che si è scoperto fisiologico in questo tipo di strutture, il cui ciclo di vita si aggirerebbe, addirittura, intorno ai 50/70 anni.
In commissione, c’è stato un ampio e articolato dibattito, sorto attorno alla relazione dei due tecnici comunali, Scarpulla e DiMartino, lavori di cui ci occupiamo in altra parte del giornale assieme ad una nota fatta pervenire dal presidente della stessa commissione.
Al dibattito, ha contribuito, anche costruttivamente, il consigliere del Movimento 5 Stelle, Firricincieli, ma da qui a voler far capire, a cominciare dal titolo del comunicato, che è stato lo stesso esponente pentastellato a richiedere all’amministrazione comunale di verificare le criticità del ponte San Vito e del viadotto per Ibla, ce ne passa.
Restando nell’argomento specifico, il consigliere del Movimento 5 Stelle, che difende sempre la sua parte politica e la precedente amministrazione, dovrebbe spiegare come mai, dal 2016, furono disposti controlli sul ponte San Vito che non sono stati mai concretizzati, se non a livello di studio progettuale.
Come pure non ha sollecitato azioni più affrettate per le infrastrutture in questione, perché le eventuali criticità strutturali del ponte, che potrebbero esplodere in caso di eventi calamitosi, non possono attendere, certo, i finanziamenti del Pai o di altro genere, anche se le situazioni di criticità sono diffuse in tutta Italia e pensare di mettere mano a tutto è praticamente una utopia.
Condivisibile la tendenza a prevenire, ma se la prevenzione è affidata solo a riunioni di commissione e a relativi comunicati, siamo messi molto male.
Più accettabile il comunicato del gruppo consiliare 5 Stelle per il verde pubblico in esubero persistente in varie zone della città, segnatamente quando le piante invadono marciapiedi e rampe di accesso per i disabili.
Va detto che è una situazione di grande emergenza, per cui si sta lavorando, ma ricadiamo sempre nello stesso vizietto dei 5 Stelle che vanno a criticare situazioni emergenziali scaturite dalle scelte avventate della passata amministrazione che, praticamente, da gennaio, ha lasciato la città in totale abbandono, vuoi per la cessazione del rapporto con la vecchia ditta, vuoi per le lungaggini della nuova gara, vuoi per la manina corta che tendeva sempre a risparmiare qualcosa, vuoi per il totale disinteresse verso un settore che, nei cinque anni precedenti, mai è stato considerato prioritario per il decoro urbano, con relativo appostamento di adeguate somme in bilancio, responsabilità questa anche delle altre forze politiche di opposizione che erano sempre pronte a parlare di verde pubblico ma che mai hanno provveduto a proporre emendamenti in bilancio per sanare le criticità del settore.
Certo, dopo 70 giorni di amministrazione Cassì, si dovrà rendere conto del lavoro fin qui svolto e della situazione contingente del comparto, ma si aveva già notizia della prossima convocazione di una conferenza stampa dell’assessore al ramo, Giovanni Iacono, che è intenzionato a fare il punto della situazione e a rendere nota la linea dell’assessorato per il futuro relativamente alla gestione e alla manutenzione del verde pubblico.