La FISASCAT CISL chiede un incontro al Sindaco Cassì e all’Assessore al ramo Iacono perché ci sarebbero problemi con la cooperativa che si occupa del servizio scuolabus, in quanto non avrebbe ottemperato alla clausola sociale, non assicurando la continuità occupazionale.
Secondo un comunicato della segreteria territoriale della Fisascat-Cisl, si registrano problemi per gli operatori del servizio riguardante il trasporto degli scuolabus al Comune di Ragusa.
Il Segretario confederale Salvatore Scannavino, ha cercato di verificare che cosa non va.
“Da quanto abbiamo avuto modo di apprendere – sottolinea il sindacalista Scannavino – sembrerebbe esserci in corso un contenzioso di natura economica tra il Comune e la cooperativa che gestisce il servizio.
Ciò ha determinato una difficoltà per i lavoratori.
Alla fine, la Fisascat-Cisl prende atto che i lavoratori da sempre utilizzati sono stati richiamati, eccezion fatta per sei persone. Riteniamo questa circostanza da biasimare perché si tratta, comunque, di lavoratori che possono vantare un diritto di precedenza, a parità di personale inserito nella pianta organica, anche in funzione della clausola sociale prevista dal capitolato di appalto”.
Scannavino prosegue sottolineando che “già ieri è stata inoltrata una richiesta di incontro al sindaco Giuseppe Cassì e all’assessore alla Pubblica istruzione, Giovanni Iacono, unitamente ai rappresentanti della cooperativa, per comprendere che cosa è realmente accaduto e per definire delle soluzioni che possano garantire continuità occupazionale alle sei persone estromesse.
Auspichiamo – conclude Scannavino – che possa esserci un celere riscontro perché a pagare non possono essere sempre gli stessi, ovvero i lavoratori”.
Si ripropongono sempre le stesse problematiche, sarebbe opportuno che la nuova amministrazione verificasse, intanto la clausola sociale, constatandone la validità giuridica, oggetto da sempre di contrasti fra ditte e cooperative che si rifanno a pareri della Cassazione e dirigenti che insistono nel condizionare le gare.
Se con le vecchie opposizioni la materia poteva essere motivo di spasso in aula, con occupazioni, minacce di sciopero, blocco dell’attività consiliare e allungamento dei tempi per raddoppiare sedute, sarebbe opportuno che contenziosi di questo tipo vengano eliminati alla base, con stringenti penali in caso di mancato rispetto del capitolato e degli obblighi di gara.