Si era capito che per muoversi due fra i pezzi migliori della politica locale, il problema dei fondi della tassa di soggiorno non era da sottovalutare.
Per arrivare a disturbare i leader, la questione presenta aspetti delicati, lo si evince dal fatto che alle due note, di Peppe Calabrese e di Maurizio Tumino, si aggiungono, oggi quelle dei consiglieri comunali Gianni Iurato e Mario D’Asta.
Assordante il silenzio delle componenti del tavolo dell’Osservatorio, messe da parte come dei sopramobili, che, solitamente loquaci, stavolta restano silenti per non essere stati coinvolti nelle scelte, peraltro come indicato da apposito regolamento.
Qualcuno eccepisce anche il silenzio del Movimento 5 Stelle, ma i pentastellati sono giustificati nel loro indugiare, perché ancora alle prese con la rianimazione dei due componenti della Commissione Trasparenza vittime di un forte disorientamento cognitivo dopo il giochetto ordito per bypassare la scelta del vertice della Commissione da parte del Presidente del Consiglio.
È lo stesso motivo per il quale i pentastellati, componenti della Commissione, hanno partecipato alla votazione che, secondo regolamento, non aveva nessun motivo di essere contemplata, se non per la scelta unilaterale e incomprensibile di Ilardo.
Molti attendono di sapere gli esiti delle due faccende, dopo la nota di Tringali al Segretario Generale per la Presidenza della Commissione Trasparenza e dopo i rilievi per l’utilizzo, ritenuto anomalo, della tassa di soggiorno.
Saranno due esiti dirimenti perché ci diranno della caratura effettiva di questa giunta e della maggioranza consiliare: se si deve tornare indietro, su una o su entrambe le decisioni, si tratterà di passi falsi non di poco conto, per restare in tema di basket caro al Signor Sindaco, di una distorsione alla caviglia i cui effetti negativi potrebbero emergere nel prosieguo dell’attività politica, oltre ad inficiare il valore di mercato del singolo atleta o del preparatore che non ha forgiato adeguamente gli atleti prima di una forzatura.
Se invece il Segretario Generale sancirà la regolarità delle procedure per la nomina del Presidente della Commissione Trasparenza oppure la maggioranza consiliare approverà il piano di utilizzo della tassa di soggiorno, per come proposto, e nessuna eccezione verrà presa in considerazione, allora si tratterà di un allungo, sulla distanza dei 5 anni, difficile da recuperare, senza dire che gli esponenti della politica del passato dovranno aggiornare le loro conoscenze, cosa che, del resto sarebbe dovuta avvenire dopo le reiterate e vane contestazioni degli ultimi cinque anni rivolte agli amministratori 5 Stelle, tutte rimaste senza alcun riscontro né tantomeno censurate dalle autorità competenti, più volte chiamate in causa.
Per restare sul tema dei comunicati sul piano di utilizzo della tassa di soggiorno, degno di considerazione appare quello di Mario D’Asta che si sofferma sul vulnus che sarebbe stato rivolto ai componenti non consultati dell’Osservatorio, per i quali il consigliere comunale del Partito Democratico propone di rivedere la scelta della mancata convocazione, ritenendo opportuno che la giunta ascolti come la pensano le associazioni di categoria, gli operatori e il mondo del turismo tutto, soprattutto alla luce della decisione, ritenuta da più parti del tutto anomala, di destinare una buona parte (circa mezzo milione di euro) dei proventi derivanti dalla tassa per pagare gli stipendi ai comunali.
D’Asta prosegue nel suo comunicato, questa volta scevro da qualsivoglia vena propagandistica e strumentale, parlando di una questione che non riguarderebbe solo i soldi indirizzati ai dipendenti: bisogna verificare l’impalcatura complessiva della proposta per la quale è indispensabile un coinvolgimento delle parti interessate nelle loro articolazioni più rappresentative, per ascoltarne la necessaria e autorevole opinione.
D’Asta comprende i tempi che sarebbero necessari per la convocazione del nuovo organismo, (pur tenendo conto che, al riguardo, forse volutamente, non si è fatto nulla per oltre due mesi, NdR), ma ritiene opportuno prendere in considerazione l’ipotesi di una convocazione straordinaria di tutti gli attori del comparto turistico per un confronto necessario e virtuoso.
La nota del consigliere Iurato, assai articolata, risente dell’alta scuola politica, si dilunga su quelle che dovrebbero essere le linee ispiratrici di una politica turistica che sappia valorizzare gli introiti della tassa di soggiorno, valuta le scelte della giunta Cassì anche se omette, stranamente, di soffermarsi sulla decisone, da qualcuno ritenuta illegittima, di utilizzare la metà dei fondi a disposizione per pagare stipendi ai dipendenti degli uffici turismo e cultura.
Fatta una premessa ritenuta necessaria sulla Imposta di Soggiorno, sulla sua natura giuridica e sulle norme del Regolamento comunale dedicato, Iurato si sofferma su valutazioni delle politiche turistiche degli ultimi 5 anni, per poi analizzare quelle dell’attuale giunta che avrebbero tralasciato, incomprensibilmente, il Castello di Donnafugata, beneficiario di appena 6.000 euro su 1.100.000.
Iurato pensa ad un pian di utilizzo che avrebbe dovuto essere programmazione dettagliata, predisposizione, strategia, campo specifico di intervento, si trova davanti, invece, ad una serie di scelte generiche che lasciano troppo spazio a successive strategie di utilizzo, che potrebbero lasciare spazio a misure non del tutto rispondenti al programma elettorale presentato alla Città.
Pensa, e lo dice, ad una voluta disattenzione verso la sacralità del programma elettorale che dovrebbe essere rispettato al di sopra dei condizionamenti, anche se scontati, di pochi.
Parla di un Atto Amministrativo, turisticamente strategico, lasciato allo stadio di embrione per poter intervenire successivamente con tecniche raffinate e ‘moderne’, niente di losco, di scandaloso, niente di illegittimo, tiene a precisare, ma, politicamente ed amministrativamente, una piccola delusione.
Per dirla tutta, nel piano di utilizzo dell’imposta di soggiorno 2018, mancano specifiche scommesse-voci nel proporre nuove sfide, nuovi percorsi da proporre ai Turisti per far capire loro che noi non siamo solo un popolo di Feste e di Sagre, non siamo solo “Montalbano” e viuzze, ma siamo, anche, la Terra delle Miniere di Asfalto, delle Latomie di Pietra Calcare, dei Mulini ad Acqua, la Terra dei Greci e dei Siculi.
Il consigliere Iurato conclude la sua ‘interrogazione’ con la domanda: “Che c’entra questo piano di utilizzo dell’imposta di soggiorno 2018, così come è stato concepito dall’Amministrazione Comunale, con tutto questo?
Poi conclude, con l’auspicio che in sede di approvazione del Bilancio di Previsione il Consiglio Comunale unitamente all’Amministrazione, siano guidati da lungimiranza e apportino le giuste e sensate modifiche riconsegnando un’anima al Piano.
Infine, non si sa se volutamente, dopo tanta colta dissertazione, fa confusione con la persona dei verbi e dice:
Tuttavia, ANDIAMO AVANTI, abbiamo ancora tempo per testimoniare con i fatti quanto valiamo veramente, sia come CONSIGLIO COMUNALE TUTTO, ma soprattutto come AMMINISTRAZIONE COMUNALE.