Uno spacciatore da record, non tanto per il numero di clienti quanto per l’abilità a finire in manette.
Così uno dei due gambiani arrestati martedì sera dal NORM della Compagnia di Ragusa, dopo aver “soggiornato” per tre notti presso la Casa Circondariale ed essere stato liberato nella giornata di ieri, ha ben pensato di riprendere la sua attività.
Per non perdere i clienti è ritornato ovviamente al solito posto, il noto balconcino di Via degli Scalini, dove, ad aspettarlo, non c’erano solo i suoi habitué ma anche i carabinieri.
Ai militari appostati è bastato avere un po’ di pazienza ed aspettare il momento giusto.
Così quando un trentenne ragusano si è avvicinato allo spacciatore ed i militari hanno assistito allo scambio sono subito intervenuti.
In manette nuovamente il gambiano, che si è di nuovo disfatto di un involucro gettandolo dalla scarpata e segnalato alla Prefettura l’acquirente.
Sotto la panchina dove stazionava lo spacciatore i militari hanno trovato una modica quantità di hashish che è stata sottoposta a sequestro a carico dell’arrestato, insieme ai 10 euro, unico guadagno della serata. Così, in men che non si dica, il gambiano è ritornato al suo posto letto presso la Casa Circondariale di Ragusa.
Anche un 38enne di Monterosso Almo è sttao arrestato per violazione del divieto di dimora nel Comune, è finito nuovamente nei guai il monterossano che da qualche anno è in continua lite con la sorella.
Numerose le querele che i due si sono indirizzati a vicenda e gli episodi per i quali i militari della Stazione sono dovuti intervenire.
Episodi che talvolta sono culminati in violenza e durante i quali la donna ha subito delle lesioni, l’ultimo grave episodio risaliva all’inizio di agosto quando l’uomo era stato peraltro arrestato in flagranza.
A quell’arresto il GIP aveva fatto seguire il divieto di dimora nel Comune di Monterosso nonché di avvicinamento alla sorella in quanto persona offesa, nella benevola previsione che l’uomo andasse a vivere a Giarratana dove ha la disponibilità di un’altra abitazione.
In realtà, a spregio delle conseguenze, l’uomo non ha ottemperato ai divieti restando a vivere a Monterosso, peraltro nello stesso stabile in cui lui vive a piano terra e la sorella al primo piano.
Anche nelle ultime settimane la convivenza dei due consanguinei non è stata pacifica ed almeno in un paio di occasioni è stato richiesto l’intervento dei militari che hanno indirizzato al giudice una richiesta di aggravamento della misura, stante la pericolosità dell’uomo, talvolta incline ad usare violenza contro le persone e le cose.
Giovedì il GIP, concordando con tutti gli elementi che i militari della Stazione di Monterosso avevano raccolto e trasmesso, ha emesso quindi un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo che è stato subito arrestato e tradotto in carcere a Ragusa.
A carico dell’uomo anche il Questore di Ragusa, su proposta della Stazione Carabinieri di Monterosso, aveva emesso la misura di prevenzione dell’avviso orale che, il caso ha voluto, gli fosse stato notificato il giorno prima di finire in carcere.