Un normale controllo sulla statale 106 ha portato all’arresto di tre insospettabili signore. I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro dopo averle fermate ad un posto di di blocco sull’arteria della statale jonica che collega Puglia, Basilicata e Calabria hanno tratto in arresto tre donne del ragusano con l’accusa di detenzione di ingenti quantitativi di marijuana. I militari di Rocca Imperiale hanno intimato l’alt ad un grosso suv guidato da una signora con a bordo altre due donne dall’accento siciliano. Alla richiesta di esibire i documenti di riconoscimento, le due passeggere hanno subito consegnato le carte d’identità che avevano in borsa, mentre la conducente affermava di aver dimenticato a casa la patente di guida e forniva le sue presunte generalità a voce. Dopo un’attenta esamina anagrafica i militari si sono resi conto che si trattava di dati inesistenti, la signora ha quindi fornito le generalità di un’altra donna che dalle foto presenti negli archivi delle Forze dell’Ordine non è risultata essere lei. Solo al terzo tentativo di identificazione si è riusciti a risalire ai dati anagrafici reali della donna già gravata da precedenti penali per reato contro il patrimonio e in materia di stupefacenti.
Invitate a seguire i carabinieri in caserma sono state perquisite insieme al mezzo all’interno del quale in un borsone poggiato nel bagagliaio, fra biancheria intima e pantaloni, sono state rinvenute sette buste sigillate contenenti quasi 5 chili di marijuana. Da quanto emerso dagli accertamenti le tre signore erano partite dalla Puglia e dirette in Sicilia verosimilmente dopo aver acquistato lo stupefacente da rivendere nel ragusano. Si tratta di I.I., 44enne e C.S., 40enne entrambe residenti a Vittoria in provincia di Ragusa e D.G., 49enne di Roma che da lungo tempo vive a Comiso, immediatamente arrestate per detenzione ai fini di spaccio di ingenti quantità di stupefacente. Come concordato con il Sostituto di turno della Procura della Repubblica di Castrovillari, sono state tradotte presso la Casa Circondariale Rosa Sisca in attesa di giudizio.
Foto: Quicosenza.it