Le ‘bufale’ o ‘fake news’ sono un fenomeno purtroppo quanto mai moderno, che oggi incidono pesantemente sulla salute, rischiano di trasformarsi in vere e proprie azioni criminose, colpevolmente sostenute o meno da interessi economici, o soltanto dalla scellerata supponenza dell’ignorante. Non è solo la politica in cerca di consenso a far parlare di fake. Sono infatti 15 milioni gli italiani che, in caso di piccoli disturbi (dal mal di testa al raffreddore), cercano informazioni sul web. Ma 8,8 milioni sono stati vittime di notizie costruite ad arte nel corso dell’anno. In particolare, sono 3,5 milioni i genitori che si sono imbattuti in indicazioni mediche sbagliate. Dati allarmanti per la salute: se il medico di medicina generale (53,5%) e il farmacista (32,2%) restano le principali fonti di informazione, decolla il ricorso ai diversi canali web (28,4%). Il 17% degli italiani consulta siti web generici sulla salute, il 6% i siti istituzionali, il 2,4% i social network.
E’ questo il quadro che fa da cornice al convegno “Comunicare in Sanità: il vero o falso” in programma sabato 27 ottobre nella sala dell’Ordine dei medici in via Guglielmo Nicastro 50 a Ragusa. L’iniziativa è promossa dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute e dall’Ordine dei medici in collaborazione con l’Asp 7 e l’Ordine dei giornalisti di Sicilia. L’appuntamento, che prenderà il via alle 9, parlerà delle radici della cultura dell’inganno ma anche di come comunicare e informare sui temi di sanità attraverso la veridicità e l’autorevolezza delle fonti. Si parlerà, poi, di società moderna, salute e nuove prospettive ma anche, più diffusamente, di oncologia: tra realtà, illusioni e false notizie. In primo piano altresì l’educazione alla salute attraverso l’alfabetizzazione sanitaria. Infine riflettori puntati sui profili legali delle fake news e sull’etica da condividere tra medici e giornalisti. Tra gli altri relatori parteciperà il past president regionale dell’Ordine dei giornalisti, Riccardo Arena.
“Questo convegno – afferma la dottoressa Rosa Giaquinta, presidente dell’Ordine dei medici di Ragusa – si lega a una iniziativa avviata dalla nostra federazione nazionale medici e odontoiatri che ha preso il via a maggio con la campagna contro le fake news seguendo il claim “Una bufala ci seppellirà”. L’Ordine di Ragusa ha partecipato a questa campagna e, tra le altre iniziative, abbiamo ritenuto opportuno promuovere un convegno accreditato per i medici e per i giornalisti, proprio con lo scopo di creare un’alleanza sempre più stretta tra i nostri colleghi e gli operatori della stampa. Soltanto dandoci una mano d’aiuto in maniera vicendevole, con l’intento di diffondere la verità, sarà possibile contenere questo triste fenomeno, anche per aiutare le persone a curarsi meglio”. E il direttore della Pastorale per la salute, don Giorgio Occhipinti, aggiunge: “E’ opportuno che si possano puntare i riflettori su una questione che merita grande attenzione. Per quanto mi riguarda, interverrò sulle “diete-fai-da-te” alle quali si affidano sempre più adolescenti per perdere peso. Secondo quanto emerge da un’indagine del centro studi Tisanoreica, in collaborazione con l’Università di Padova, il 68 per cento degli adolescenti italiani ha sperimentato cure dimagranti improvvisate e senza assistenza medica. Si tratta di un fenomeno che sta conoscendo una crescita vertiginosa: oltre un ragazzo su cinque, di età compresa fra i 13 e i 19 anni, dichiara di aver seguito una dieta dimagrante, ma solo il 32 per cento si è rivolto a un medico per perdere peso”.
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