Nonostante lo stop imposto dall’Antitrust, Ryanair e Wizzair continuano a chiedere il pagamento extra per il bagaglio a mano a bordo. Rischiano così non soltanto una multa milionaria, ma anche di avviare un iter legale che potrebbe portare anche all’interruzione dei voli fino a un mese. È quanto emerge da un’indagine del Corriere della Sera che ha incrociato simulazioni di prenotazioni sul sito delle low cost, le segnalazioni dei lettori e le risposte degli assistenti dei due vettori.
Subito dopo la decisione del 31 ottobre da parte dell’Antitrust italiana, entrambe le compagnie hanno annunciato ricorso e dunque la questione sarà affrontata al Tar del Lazio. Secondo Ryanair, infatti, “l’Antitrust non può decidere su questioni che riguardano la sicurezza aerea o la puntualità dei voli”. E per questo le attività continuano come prima. Non soltanto l’extra per il bagaglio a mano viene chiesto al momento della prenotazione, ma viene anche confermato quando si tratta di avere conferma da un assistente. Dunque, per il momento, sembra essersi avviato un braccio di ferro fra le low cost e l’antitrust.