E’ stato presentato ieri sera presso un’affollatissima sala Auditorium Santa Teresa di Chiaramonte Gulfi, il nuovo libro del poeta Sergio D’Angelo, L’esodo dei muri, il cui ricavato è stato del tutto devoluto in beneficienza. In un’epoca in cui i muri si tendono a costruire piuttosto che abbattere, l’Esodo dei muri è un’opera poetica che vuole dare una speranza. Poesia carnale, intensa ed evocativa, L’esodo dei muri è sicuramente l’opera più matura di Sergio D’Angelo. A fare gli onori di casa, Don Salvatore Vaccaro che ha messo a disposizione del numeroso pubblico l’Auditorium Santa Teresa: “Sono molto contento di poter mettere a disposizione di tutta la cittadinanza questa struttura, che era rimasta chiusa per molti anni. Si tratta di una chiesa ancora attiva, consacrata, ma contemporaneamente è aperta a manifestazioni laiche. Questa è un’oasi dove tutti possono incontrarsi e abbattere muri”. Il libro è rimasto in preparazione per 4 anni e la prefazione è stata curata da Matteo Pugliares: “La poesia ha anche questa funzione: dare, attraverso le parole, una piccola luce di speranza. Le parole e i testi di Sergio D’Angelo vanno in profondità, suscitano una serie emozioni. E’ il viaggio stesso, il desiderio di fare un cammino che riesce a sbriciolare il muro. E’ il percorso che può appartenere ad ognuno di noi e che ha a che fare con l’anima, i sentimenti, le viscere”. La poesia di Sergio D’Angelo è sicuramente una poesia legata alla vita vissuta nella sua interezza, con tutte le sue sfaccettature, i suoi momenti, le sue grandi bellezze o i suoi momenti tristi. Non è, dunque, solo una poesia legata al pensiero, bensì è passione per tutto ciò che è reale, anche la malattia. La serata è stata presentata da Giovanni Catania e sono stati letti alcuni brani tratti dal libro dai poeti Salvatore Militello e Annalisa Distefano. Intervento musicale a cura di Andrea Savasta e Nicola Cascone. La copertina del libro è stata realizzata dall’artista Adriana Iacono. Tutto il ricavato è stato devoluto all’associazione Vita 21.
Foto: Ariane Deschamps