Si è avvalso della facoltà di non rispondere Carmelo Aprile, 57 anni, dirigente gastroenterologo dell’ospedale Maggiore di Modica arrestato lunedì scorso proprio all’interno del nosocomio modicano.
Decide di non utilizzare l’interrogatorio di garanzia per difendersi. Davanti al Gip, scena muta. L’uomo è assistito dall’avvocato Luigi Piccione.
Il medico rimane quindi in stato di detenzione fino a quando non saranno presentate e accolte eventuali istanze di remissione in libertà. Ma Carmelo Aprile è imputato anche per fatti risalenti al 2011 quando allora semplice medico endoscopista dell’ospedale Busacca di Scicli, fu licenziato in tronco dall’Azienda sanitaria provinciale ma venne poi reintegrato dal giudice del lavoro. Anche nel 2011 ci fu la denuncia di un paziente che diede origine al procedimento. Deciso e tempestivo fu il direttore generale dell’Asp che licenziò in tronco quel dipendente infedele che intascava in nero e in contanti il corrispettivo di visite che eseguiva all’interno dell’ospedale. Il Tribunale però ritenne illegittimo il licenziamento e reintegrò il medico nell’organico dell’Asp. Carmelo Aprile è accusato di peculato aggravato per avere svolto visite ed esami appropriandosi delle strumentazioni della struttura sanitaria, di abuso d’ufficio per i casi in cui ha eseguito la stessa attività con messi dell’Asp in favore di pazienti amici cui non ha fatto pagare le prestazioni e di truffa pluriaggravata ai danni dello Stato.