Nel 2014 Gangi, piccolo comune di 6 mila anime nel palermitano, è stato proclamato Borgo più bello d’Italia. E, bisogna riconoscerlo, il titolo è davvero meritato. Il paese, arroccato sulle Madonie, è un piccolo gioiellino: strade immacolate, architetture medievali, si respira ancora un’aria di autenticità. Se andate a Gangi, fermatevi a pranzo o a cena alla Trattoria Sant’Anna. Nascosto fra i vicoletti di Gangi, la Trattoria Sant’Anna è davvero uno di quei posti autentici che è ancora possibile trovare nei paesini: cucina esclusivamente del territorio, materia prima di grande qualità e prezzi assolutamente abbordabili. Ingredienti, dunque, provenienti dalle Madonie, con un pizzico di originalità che non guasta mai. Il menù, infatti, oltre ad avere le proposte fisse, consente un’ampia scelta di piatti del giorno, sia primi che secondi. Abbiamo deciso di provare l’antipasto Sant’Anna, ovvero una carrellata di portate fredde e calde con formaggi, salumi e verdure del territorio: nella sua semplicità, un piatto perfetto per farsi un’idea di quello che è un territorio. Poi, abbiamo provato delle fenomenali (e abbondanti), tagliatelle ai funghi freschi. E, vi possiamo assicurare, i funghi erano davvero freschi, così come la pasta: i cardoncelli e i prataioli, che hanno certamente un sapore delicato, riuscivano ad essere esaltati e al palato erano carnosi e profumati. Ottima veramente. Come secondo, abbiamo deciso di provare un agnello e non è stata una scelta casuale. L’agnello, come molti sapranno, non è un piatto facile da preparare. Ci vuole una certa bravura e, soprattutto, può risultare al palato un sapore fin troppo deciso. Inoltre, la carne rischia di seccarsi subito. Ci vuole molta abilità per cucinare l’agnello e quello che abbiamo assaggiato era veramente sublime. Innanzitutto, abbiamo apprezzato la scelta di lasciare alcune interiora nel piatto: era facoltà di chi ha scelto il piatto, infatti, poterli mangiare oppure no. Noi, possiamo dirvi che erano straordinarie. Inoltre, la carne risultava essere perfetta nella cottura: quel grasso che si scioglieva in bocca, tanto era prelibato, conferiva al piatto un gusto unico, inimitabile. Il prezzo? Assolutamente modico: in due, abbiamo speso 40 euro.
Se andate a Gangi, fateci un salto. Merita.
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