Una recente pronuncia del Consiglio di Stato impedisce di candidarsi a chi ha già svolto due mandati. Così il rinnovamento approda anche a Palazzo di Giustizia dove gli Avvocati del Foro di Ragusa, comprendente anche Modica e Vittoria, che hanno votato per eleggere il nuovo consiglio dell’ordine. Chiuse le urne alle ore 14.00 di oggi, si sta procedendo con lo spoglio, ma i risultati, a metà delle schede scrutinate, mettono in evidenza uno plebiscito per Emanuela Tumino, classe 1967, di Ragusa. Già prima degli eletti un anno fa, cedette il passo al collega anziano Giorgio Assenza che prese un voto in meno di lei. Ha dato prova di essere realmente superpartes, e di sapere transitare sopra i campanilismi, le divisioni, le ambizioni. Ha ricevuto voti da tutti, e conta di metterli a frutto per rilanciare un consiglio dell’ordine che si deve spendere in epoca di grandi divisioni e dinamiche interne al mondo della Giustizia, per rilanciare la figura, l’onorabilità, il ruolo delle toghe dei procuratori. Formazione, codice etico, comunicazione, accesso agli atti, rapporto con i magistrati e con le cancellerie, risultano essere gli impegni ai primi posti dell’agenda dei nuovi eletti. Ma il punto veramente dolente da affrontare sia per gli avvocati, che per i magistrati, è il ripristino di un clima di fiducia nel cittadino. I ruoli affollati, ed i continui rinvii generano un allungamento delle cause civili, ed in particolare modo delle cause di lavoro, che rischia di far perdere fiducia alla gente sulla reale efficacia del sistema. La professione volge verso orizzonti nuovi, che tuttavia vanno contenuti entro ambiti di correttezza, di moralità, e soprattutto di competenza per non approdare a figure atipiche di affarismo e di “servizismo” che minerebbero la poca credibilità ancora rimasta. Allo stato dello spoglio risultano tra le prime posizioni anche gli avvocati : Alia, Barone, Giurdanella, Alfano, Galfo, Diblasi.