E’ stato inaugurato ieri a Comiso il laboratorio scientifico del Museo civico di Storia Naturale, dove sarà possibile preservare, restaurare, studiare, conservare e fare la manutenzione dei reperti scientifici del museo, uno dei più importanti d’Italia, sorto nel 1991.
Per l’inaugurazione è arrivato a Comiso anche l’assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa. Con lui, c’era il Sovrintendente di Ragusa Calogero Rizzuto ed il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, insieme al presidente del Museo, Giovanni Scalambrieri.
Comiso possiede oggi la collezione cetologica più importante del Meridione d’Italia, la settima in assoluto del paese. Il pezzo più importante è una Balenottera comune di 19 metri (la più grande esistente in Italia); una seconda è lunga 10 metri. Nei magazzini del Museo ci sono anche uno Squalo martello di 3 metri, uno Squalo Volpe e uno Squalo Elefante di 4 metri, una grande collezione di uccelli e di conchiglie di tutto il mondo, rarissimi fossili di vertebrati e invertebrati unici al mondo. Poi ci sono un Capodoglio nano, uno Zifio e altri esemplari (questi ultimi già esposti). Sono esposti anche il Pesce Luna (Mola mola) (spiuaggiato nel 1999 a Cervia, del peso di 900 chili) ed un Celacanto (Latimeria chalumnae), un pesce raro del Madagascar (un pesce preistorico che si credeva estinto).