“La fatturazione elettronica per noi commercialisti è diventata un’odissea. La nostra associazione, sin dall’ottobre del 2018, aveva messo in evidenza le criticità che l’entrata in vigore di questo nuovo regime avrebbe creato ai professionisti, alle amministrazioni e ai contribuenti. Ovviamente l’unica voce fuori dal coro è rimasta inascoltata. E adesso siamo pronti anche ad azioni eclatanti per puntare i riflettori su tutte le criticità che ancora stentano ad essere risolte”.
A dirlo è Rosa Anna Paolino, presidente di Anc Ragusa, l’associazione sindacale che raggruppa i commercialisti operanti sul territorio, che dipinge un quadro a tinte fosche dopo che è accaduto in pratica quanto profetizzato e cioè che il sistema di interscambio (Sdi) che permette l’afflusso dei dati tra le varie attività economiche sarebbe andato in crash. “E tutto ciò – prosegue Paolino – nonostante l’amministrazione finanziaria, l’Agenzia delle entrate e il ministro abbiano sempre negato che esistano delle criticità. Anc aveva puntato il dito su un’altra grossa questione, il trattamento dei dati sensibili che viaggiavano in iCloud. E in effetti, il garante della privacy ha focalizzato le nostre istanze, comminando un cartellino giallo all’amministrazione, chiedendo alla stessa di attivarsi affinché nei primi mesi del 2019 le anomalie potessero essere risolte. A oggi non ci risulta nulla di tutto ciò. Ma Anc è andata oltre presentando un ricorso presso il Tribunale civile di Roma avverso l’Agenzia delle entrate per richiedere il differimento dell’entrata in vigore della fatturazione elettronica. E questo non perché i commercialisti non erano pronti ad attivarsi ma solo perché si chiedeva che venissero risolti questi vizi relativi all’uso improprio dei dati. Anche da parte del Tribunale civile di Roma, sebbene non sia stata accolta la richiesta di differimento, un altro cartellino giallo all’indirizzo dell’amministrazione finanziaria stabilendo la data del 15 aprile affinché le criticità in questione possano essere normalizzate”.
L’elenco dei malfunzionamenti che continuano ad arrivare ad Anc da parte dei contribuenti e dei professionisti va via via incrementandosi. Quali sono? “Mancano – aggiunge il presidente di Anc Ragusa – procedure minime di controllo sul Sistema di interscambio che non permette, ad esempio, in questo momento di non duplicare delle fatture emesse in modo erroneo; poi si registra la difficoltà della gestione dei documenti che arrivano allo Sdi per non parlare del mancato rispetto dei cinque giorni entro i quali lo Sdi dovrebbe asseverare l’esattezza della fattura inviata. A queste, poi, se ne aggiungono altre più gravi. In questi ultimi giorni siamo venuti a conoscenza che soggetti terzi si registrano e possono variare le credenziali dell’Iban inserite all’interno delle fatture emesse, modificando le coordinate bancarie. Gli istituti di credito stanno consigliando ai propri clienti, prima di autorizzare delle operazioni di pagamento, di verificare se in effetti l’Iban utilizzato è quello corretto. Siamo sconcertati dalla gravità della situazione e dall’insensibilità dell’amministrazione per il fatto di non volere prendere in considerazione le criticità messe in luce dall’inizio. Il senso di malcontento, la situazione ormai al limite dipendente da una serie di problematiche che i professionisti hanno dovuto subire, l’attività legislativa schizofrenica da parte del legislatore fiscale e il mancato riconoscimento di requisiti propri del commercialista per non parlare dell’inserimento di figure non qualificate nelle commissioni tributarie e del caos di incertezze fiscali, oltre all’aumento di adempimenti e scadenze che invece di essere semplificati e tagliati sono implementati, ci hanno spinto ad alzare la voce”.
“Un’altra stortura – aggiunge Paolino – il bando del Mef che ricerca figure professionali specializzate da utilizzare ma senza onorario. E’ inammissibile, significa svilire la categoria. Ecco, sono queste tutta una serie di motivazioni che hanno portato la categoria a pensare seriamente di predisporre un’azione eclatante, astenendosi dall’attività. E’ una misura estrema ma nonostante ciò siamo convinti che occorre agire in questo modo per far sì che le nostre istanze siano ascoltate. Tutto ciò, ovviamente, non preclude la possibilità di aprire un dialogo e vogliamo rinnovare le richieste d’incontro per trovare delle soluzioni che possano al meglio fornire, a noi professionisti, la possibilità di operare in maniera armoniosa e normale, dando al contempo l’opportunità al ministero di potere contare su una categoria professionale al servizio del sistema Paese”. Intanto, per quanto riguarda gli appuntamenti formativi, l’Anc di Ragusa ha predisposto per venerdì 15 marzo un altro evento che, a partire dalle 15, sarà ospitato al centro studi “Feliciano Rossitto”. Al centro dell’attenzione “Le novità della dichiarazione Iva 2019”. A relazionare sarà l’esperto Ernesto Gatto.