Lei è la Melania Trump del Sol Levante: si chiama Peng Liyuan, ed è la moglie del presidente cinese Xi Jinping, in visita in questi giorni in Italia. In patria è una celebrità vera e propria: cantante lirica, ha avuto una carriera da soprano sfolgorante. E proprio come le sue “colleghe” mogli di capi di stato, anche Peng ama sfoggiare “lo stile diplomatico” con sobrietà ed elenganza. E anche lei, proprio come le altre first lady, ama sfoggiare abiti di stilisti emergenti provenienti dal suo Paese, divenendo in pratica una testimonial vivente su passerella globale.
Peng Liyuan non hai indossato qualcosa che non fosse “made in China”: la sua stilista di riferimento è Ma Ke, che la veste da almeno 15 anni ed è direttrice creativa del marchio Exception de Mixmind, nato nel 1996 a Guangzhou, praticamente sconosciuto oltre il confine cinese fin quando non venne indossato da Peng durante la visita di stato in Russia nel 2013, la prima da quando il marito era stato confermato presidente. Proprio dopo quell’apparizione Mao Jihong, fondatore e presidente del marchio, annunciò che Exception de Mixmind avrebbe iniziato un piano di espansione all’estero.
Le scelte di stile di Peng Liyuan sono un messaggio politico rivolto al mondo, ma anche a quei Millennials cinesi innamorati dei marchi di moda e lusso occidentali. E che in effetti soprattutto di recente, come ha evidenziato anche il più recente report Bain Altagamma sul lusso, sono sempre più attratti da marchi e prodotti vicini alla loro cultura e alle loro tradizioni.
La Cina peraltro sta convintamente investendo sui propri stilisti: uno dei progetti più importanti in questo senso è la Fashion Valley di Shenzhen, città cuore del distretto della moda made in China, un progetto del valore di 3 miliardi di euro dove si lavora alla formazione dei talenti locali anche coinvolgendo aziende e know how italiano.