Anche a Chiaramonte Gulfi sono iniziati i riti della Settimana Santa. La Pasqua è la festa più importante della cristianità e sono tanti i riti legati alla tradizione. Insieme al parroco della città, don Salvatore Vaccaro, abbiamo ripercorso tutti i momenti solenni che caratterizzano questa particolarissima settimana: “Il clou della festa rimane il triduo pasquale. Qui a Chiaramonte le celebrazioni liturgiche e i riti andranno avanti per tutta la settimana”, ci spiega. Il giorno della domenica delle Palme è iniziato il cosiddetto “quarantone”, ovvero le quaranta ore di adorazione eucaristica iniziate a mezzogiorno di domenica e finite martedì alle 20.30. La conclusione del quarantone è stato effettuato insieme alle confraternite della città. La confraternita del SS. Salvatore ha concluso la prima giornata, domenica sera, quella di San Vito la serata di lunedì e quella di San Giovanni e del SS. Salvatore quella di martedì. Oggi, mercoledì 17 aprile, i riti si spostano nel quartiere di San Giovanni, con la tradizionale via Crucis del Gesù alla Colonna e una speciale messa in ricordo di Padre Barbera. La processione del simulacro inizierà alle 20. Domani, giovedì 18 aprile, inizia il triduo pasquale. Alle 10 il vescovo di Ragusa, Monsignor Carmelo Cuttitta, consacrerà gli oli in cattedrale, a Ragusa. Gli oli saranno distribuiti in tutte le parrocchie della Diocesi e serviranno per i sacramenti del battesimo, della cresima, dell’ordinazione sacerdotale e per l’unzione degli infermi. I sacerdoti, inoltre, rinnoveranno le loro promesse: “Questa celebrazione in cattedrale si fa in tutte le Diocesi di tutto il mondo”, ci spiega don Vaccaro. In serata, la messa “in cena domini” in chiesa madre alle 19.30. Qui, l’attenzione viene posta nell’eucarestia che viene conservata nell’altare della reposizione. Durante la celebrazione, viene ricordato l’istituzione del sacerdozio e viene effettuata la lavanda dei piedi: i sacerdoti, dopo l’omelia, si cingono a lavare e asciugare i piedi ad alcuni rappresentati delle associazioni e delle confraternite. Poi, l’adorazione dell’eucarestia, fino a mezzanotte.
Venerdì è una giornata detta “a-liturigica” ed è l’unica giornata dell’anno in cui non si celebrano messe. L’attenzione è posta sulla croce. A Chiaramonte, vi è prima il canto delle sette spade, che rappresentano i dolori della Madonna (profezia di Simeone, fuga in Egitto, Lo smarrimento di Gesù nel tempio, incontro di Maria con Gersù, morte di Gresù in croce, la lancia che colpisce il costato e deposizione, sepoltura di Gesù). Alle 20, il simulacro dell’Addolorata e del Cristo morto vengono portate a spalla per le vie della città. Il sabato è la giornata del silenzio e, in serata, della veglia pasquale, che inizia alle 23 con la benedizione del fuoco, ovvero la resurrezione dal buio alla luce. La domenica, celebrazione eucaristica alle 11 e alle ore 12 benedizione delle uova, simbolo dello schiudersi della vita dell’uomo (le tradizionali uova sode sistemate su un cestino di pasta). Alle 19, celebrazione eucaristica e benedizione al popolo con la reliquia di San Vito. Riti antichi e moderni, che ci permettono di tramandare la tradizione della Settimana Santa fino ai giorni nostri. A questo proposito, don Salvatore Vaccaro dichiara: “Queste celebrazioni sono aperte a tutti, nessuno deve sentirsi escluso. Dio si serve di qualunque situazione, anche tradizionale, per instaurare un dialogo personale e privato con le persone. Il venerdì Santo, se qualcuno vuole venire per dare la propria disponibilità al trasporto dei simulacri, anche solo con un simbolico dito, c’è spazio per tutti, per i giovani e i meno giovani. Soprattutto i giovani, devono conservare e preservare queste tradizioni che ormai fanno parte della nostra cultura”.