Il 2 maggio torna la Giornata Mondiale del Tonno, ricorrenza designata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per aumentare la consapevolezza del valore del tonno per la nutrizione, lo sviluppo, l’occupazione, la cultura e lo svago, e riconoscere l’importanza della gestione sostenibile di questa pesca, per adempiere all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Ad oggi, più di 80 Stati praticano la pesca del tonno. Il primo prodotto a guidare la produzione delle conserve ittiche è il tonno in scatola, un mercato che, solo in Italia, ha un valore di circa 1,3 miliardi di euro (2018), secondo dati dell’Ancit (Associazione Nazionale dei Conservieri Ittici e delle Tonnare), con una produzione nazionale di 74.000 tonnellate e un consumo di 153.251 tonnellate pari a circa 2,5 kg pro capite, per un settore che conta circa 1.500 addetti. In totale in Italia “i consumatori di tonno in scatola – precisa Simone Legnani, presidente Ancit – sono il 94% della popolazione e quasi 1 italiano su 2 (43%) lo mangia ogni settimana, soprattutto perché è salutare, conveniente e rispecchia gli stili di vita moderni. Per diverse ragioni l’industria del tonno ha delle ottime prospettive”.
E tra gli italiani che praticano sport – circa il 50% del campione analizzato – 7 su 10 lo inseriscono nella “Top 5” degli alimenti a cui non saprebbero rinunciare (insieme a carni bianche, legumi, yogurt e bresaola), secondo un’indagine commissionata Doxa/Ancit.
Il comparto del tonno in scatola si conferma come uno dei più virtuosi dell’industria alimentare italiana, posizionando il nostro Paese al secondo posto in Europa, dopo la Spagna. E sul fronte export sono oltre 24.000 le tonnellate di tonno in scatola italiano destinate ai mercati prevalentemente europei ma anche extraeuropei. Sia il fresco che il conservato risulta un buon alleato della salute: “Oltre ad essere parte integrante – ricorda Pietro Migliaccio, Presidente Emerito della Sisa (Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione) – della Dieta Mediterranea, consente di ottimizzare tutte le funzioni vitali, anche nella versione in scatola che, grazie alle tecniche di conservazione e al processo di sterilizzazione che non richiedono l’aggiunta di conservanti, mantiene le caratteristiche nutrizionali simili a quelle del tonno fresco. Entrambi sono ricchi di proteine nobili”.