E’ stato presentato ieri pomeriggio presso i locali della Ippos School di Giombattista Novelli il nuovo libro di Sergio D’Angelo “L’Esodo dei muri”. Un lavoro maturo, importante, frutto di una grande riflessione introspettiva. Sergio D’Angelo si conferma, grazie a questo lavoro, uno dei poeti più interessanti del panorama siciliano e nazionale. I poeti, quelli veri, sono rare creature che sanno leggere l’animo umano come pochi. Non è necessario comprendere in pieno il verso poetico: ciò che conta, invece, è carpirne il significato emotivo nascosto in ogni singola parola. L’esodo dei muri è un libro ossimorico, così come suggerisce il titolo. Un cammino, un esodo appunto, che attraversa ogni singolo fonema fino ad approdare ad una maggiore consapevolezza di sé e del se. Le poesie di Sergio D’Angelo sono poesie d’amore, di eros, di grande introspezione psicologica, di immensa solitudine. Sono “rina ca si sparpagghia”, e “acqua che spezza le ossa ai fiori”. Decisamente ermetici e complessi i versi che raccontano dell’epilessia, più narrativi e intenti a raccontare le piccole cose i versi dedicati all’amore. Interessantissime, invece, le liriche in lingua siciliana: è la condizione di un uomo che esprime profonda e intensa solitudine: sono versi struggenti, intensi, mai banali, dove la lingua siciliana viene valorizzata e diventa, finalmente, contemporanea.
La serata è stata presentata dalla giornalista Francesca Cabibbo. Relatore, la giornalista Irene Savasta. Hanno accompagnato i versi di Sergio D’Angelo le meravigliose chitarre dei maestri Simone e Nello Alessi, i quali hanno intrattenuto il pubblico con brani di Einaudi, Augustin Barrios Mangorè, Ennio Morricone e Joao Pernambuco. I proventi del libro “L’esodo dei muri” andranno tutti in beneficienza a favore dell’associazione Vita 21, presieduta da Gianluca Marletta.