Secondo le stime ufficiali degli organizzatori sarebbero state più di 50 mila le presenze di ieri sera a Ibla per la festa di San Giorgio. E quando San Giorgio chiama, il popolo dei devoti risponde. In effetti, Ragusa Ibla era piena di gente, fra turisti, semplici curiosi e soprattutto devoti. Il quartiere barocco, ieri, per tutta la giornata, è stato letteralmente invaso da un fiume di persone. E’ stato il vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta, ieri pomeriggio, a presiedere la santa messa solenne concelebrata alla presenza del parroco del Duomo, don Pietro Floridia. Subito dopo, l’uscita dal Duomo del simulacro di San Giorgio e dell’Arca Santa è stata salutata da una vera e propria ovazione da parte della gente che ha gremito la piazza sottostante. E’ stato il momento dei “botti” d’apertura della solenne processione che sono serviti a trasmettere il segnale di festa all’intera città, colorando di rosso il sagrato della chiesa. Poi, il corteo si è snodato lungo le vie del centro barocco, fra soste, petali di rose e “abballate” del simulacro, a rappresentanza dell’antica cavalcata, accompagnato dai corpi bandistici San Giorgio Città di Ragusa e “Vito Cutello” di Chiaramonte Gulfi. Nel finale, prima del rientro dei simulacri, lo spettacolo piromusicale eseguito dalla premiata ditta “Antonino Vaccalluzzo” di Belpasso e dal “Mapping 3D”, curato da Elisa Nieli, sulla facciata della chiesa Madre che ha immerso il prospetto pensato e realizzato dal Gagliardi in un’atmosfera futuribile. E con le atmosfere colorate e sognanti e le luci meravigliose dei fuochi che hanno illuminato a giorno la notte di Ibla, la città di Ragusa ha salutato il suo patrono, dandogli appuntamento all’anno prossimo.
Foto in gallery: Davide Modesto