Un momento divertente, educativo, aggregativo. Ma soprattutto un modo per trascorrere insieme una giornata all’insegna della passione per i motori. Ancora una volta riuscitissima la manifestazione promossa, domenica scorsa, dall’Unione italiana ciechi di Ragusa, presieduta da Salvatore Albani, con la collaborazione del Club Montiblei off road, con presidente Salvatore Mustile, e il sostegno del Servizio 14esimo per il territorio di Ragusa del dipartimento regionale dello Sviluppo rurale e territoriale rappresentato da Tullio Serges. La tredicesima edizione del “Blind in off road 4×4” è stata caratterizzata, quest’anno, da due novità sostanziali. Innanzitutto la location visto che, al contrario delle precedenti edizioni, quando era stata scelta Randello, stavolta si è preferito puntare le attenzioni sull’area attrezzata di Monte Lauro, in territorio di Giarratana, quasi al confine con la provincia di Siracusa. E poi il periodo perché il Blind in off road si era sempre tenuto alla fine dell’estate mentre stavolta è stata scelta la data di inizio giugno. E’ stato ricavato un circuito di circa quattro chilometri e mezzo che i partecipanti hanno dovuto percorrere facendo attenzione ad evitare le penalità, rispettando un preciso lasso di tempo. Tre le categorie formate. Quella dei non vedenti, degli ipovedenti e dei normodotati che hanno guidato con una benda sugli occhi. La prima classificata della sezione non vedenti è stata Michela Shaqiri, la prima degli ipovedenti Viviana Distefano mentre al vertice della categoria vedenti bendati Sebastiano Albani. Da sottolineare, inoltre, la presenza di una consistente delegazione dell’Uici di Siracusa mentre quest’anno la kermesse si è avvalsa del patrocinio della Federazione italiana fuoristrada. “E’ una manifestazione molto particolare – sottolinea il presidente Salvatore Albani – che in Italia ci vede tra le sezioni maggiormente protagoniste e non a caso abbiamo già animato tredici edizioni. Per noi è una sensazione particolare. Per gli ipovedenti o per i non vedenti potere accelerare, muovere un volante, seguendo le indicazioni del copilota, è una suggestione che fornisce stimoli molto intensi, ci garantisce sensazioni che possiamo dire irripetibili. Per questo ringraziamo tutti coloro che, assieme a noi, si impegnano per far sì che l’appuntamento possa tenersi. Siamo molto orgogliosi di potere portare avanti l’evento in questione e auspichiamo che continui a tenersi nel corso degli anni magari, perché no, pensando a raddoppiare le edizioni nell’arco dei dodici mesi. Ma questo aspetto lo valuteremo a tempo debito”.