E’ un frutto poco diffuso nel resto d’Italia ma conosciutissimo in Sicilia: stiamo parlando di gelsi, bianchi e neri. Per la precisione, quando parliamo di gelsi commestibili, parliamo delle more di gelso.
In passato il succo ricavato dalle more di gelso, veniva adoperato in forma di colluttorio per fare dei gargarismi. Sembra infatti che il succo di questi frutti sia particolarmente efficace in caso di infiammazioni della bocca e della gola e per prevenire la carie dentale. Il nome botanico è Morus, ed è noto soprattutto per i suoi frutti dolci e commestibili, poco diffusi a scopo commerciale ma impiegati a livello artigianale, casalingo ed anche erboristico e cosmetico.
Dai frutti del gelso si estraggono anche profumati oli essenziali impiegati come aromatizzanti naturali, soprattutto nei preparati cosmetici naturali. La more di gelso sono un frutto poco calorico: una porzione da 100 g apporta solo 40 kcal. Sono ricche di acqua, circa il 90% del peso, e i macronutrienti più abbondanti sono i carboidrati, che rappresentano appunto il 9% del peso. Minimo l’apporto di proteine, meno del 3% del peso, e trascurabile quello di grassi. Le bacche di gelso sono anche un’ottima fonte di fibra alimentare: questo nutriente rappresenta il 2% del contenuto.
I frutti di questa pianta sono ricchi di sali minerali come calcio, magnesio, ferro, potassio, fosforo e vitamine, soprattutto del gruppo B e le vitamine A, E e K. Molto interessante è il contenuto di vitamina C: una porzione da 100 g di more di gelso fresche apporta quasi il 60% del fabbisogno quotidiano di un adulto sano di questa vitamina. Le more del Morus Nigra sono anche un’ottima fonte di antociani antiossidanti.
In Sicilia la mora di gelso è usata soprattutto per la realizzazione di ottime granite, da gustare principalmente in questo periodo.