L’incontro fra due chef provenienti da due lembi opposti della Sicilia Orientale è sicuramente l’incontro fra due territori. Ma è anche un incontro fatto di amicizia e sperimentazione. Na’ parola è picca e dui su assai: è stato questo il nome scelto per la cena a quattro mani che si è svolta ieri sera a Locanda Gulfi. Lo chef Carmelo Floridia di Locanda Gulfi e lo chef Giuseppe Geraci di Modì di Torregrotta, provincia di Messina, si sono incontrati per una cena a quattro mani dove è stato possibile spaziare dalla carne al pesce, dal dolce al salato, dal morbido al croccante. Il tutto nella splendida cornice di Locanda Gulfi, a Chiaramonte, un luogo unico nel suo genere.
Una cena a quattro mani ricca di sapori e sensazioni che i due chef hanno spiegato così:“Malgrado da tempo non ci incontriamo e, a dire il vero, non ci sentiamo neanche tutti i giorni, nel corso di una brevissima telefonata abbiamo condiviso il desiderio di fare qualcosa insieme. Niente di straordinario, di cene a 4 mani ormai ne è pieno il mondo, ma la differenza sta nel come si fanno le cose. Ed ecco che abbiamo deciso: un pensiero, due cene, tre messaggi, quattro mani, cinque portate, sei vini, e così via…”, spiega Carmelo Floridia di Locanda Gulfi. “Confronto, collaborazione e condivisione – sintetizza chef Giuseppe Geraci di Modì- sono queste le tre parole che mi vengono in mente pensando a queste cene che stiamo organizzando con Carmelo. Non semplici preparazioni ma piatti che regalano anche attimi di felicità tra colleghi rafforzando l’amicizia”.
Si parte con un aperitivo servito nel baglio di Locanda Gulfi e, a seguire, gli antipasti: confetti di caprino, barbabietola e bottarga, opera dello chef Floridia e Gambero brr dello chef Geraci. Due antipasti che volevano giocare sulle sensazioni di dolce-salato e con il contrasto creato dal freddo.
I confetti di caprino volevano giocare sulle sensazioni di dolce, delicato e salato. La barbabietola, molto dolce, era certamente smorzata dal gusto delicato del caprino. La spinta al piatto, invece, era data dalla bottarga che ha conferito un gusto salino. I Gamberi “brr”, invece, giocavano sul contrasto con il freddo, e sono stati serviti con una pallina di granita di limone, crema di mela verde e uno spruzzo di Rum, giusto per conferire profumo. In abbinamento, un rosato meraviglioso: il Rosà di Gulfi, un vino leggero, aromatico, perfetto per esaltare sapori delicati.
Anche il primo era un gioco sul contrasto dolce-salato: tortellini di pasta fresca ripieni di frutti di mare, crema di ricotta, bottarga di ricciola e limone candito, opera dello chef Geraci. Delicatissimo il gusto dei tortellini, l’esaltazione del gusto è arrivata grazie al limone candito e alla salinità della bottarga. In abbinamento, un Carjcanti Gulfi, un bianco proveniente dal vitigno omonimo ubicato in contrada Canziria, a Chiaramonte, poco distante dalla Locanda.
Il secondo, invece, è stata opera dello chef Carmelo Floridia: Capocollo di suino nero dei Nebrodi laccato al miele di ape nera, cipolle di Giarratana e polpa di melanzane affumicate al sesamo. Un arrosto importante, in perfetto abbinamento ad un vino simbolo dell’azienda Gulfi: il Nerobufaleffj 2015, un Nero D’Avola in purezza.
E per finire, un dolce rinfrescante: il “Babà della Locanda Gulfi”, opera dello chef Floridia. Morbido e soffice, con un cuore di gel al limone e su un letto di frutta e verdura tagliata a dadini, accompagnato da un semplice Moscato D’Asti, restituisce a fine pasto un senso di dolcezza e quasi di leggerezza che non ti aspetti, la degna conclusione di una cena unica che sarà ripetuta nello ristorante Torregrotta dello chef Geraci.