Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera inviataci da una nostra lettrice circa una bellissima storia di solidarietà a Chiaramonte.
“Gentile Direttore,
Ho deciso di scrivere questa lettera al suo giornale per far conoscere al pubblico una bella storia che arriva da Chiaramonte. Siamo pieni di brutte notizie, di fatti tragici che ogni giorno, purtroppo, si verificano in tutto il mondo così come in provincia di Ragusa. Ma la storia che voglio farvi conoscere può regalare a tutti un po’ di speranza: speranza nel bene, nella fratellanza, nel senso di grande comunità che si sviluppa ancora nei piccoli centri. C’è speranza anche per la tanto vituperata sanità: si parla sempre di inefficienze, di malasanità, di denunce. Ebbene, nonostante tutti i reali problemi che possono esserci nel nostro sistema sanitario, voglio parlare anche di chi si attiva in modo assolutamente gratuito per gli altri, nonostante tutti i giorni lavori in trincea e con pochissime risorse.
La storia riguarda una signora di Chiaramonte di 65 anni. La signora, che vive da sola e non ha parenti in vita, ha accusato dei malori. Purtroppo, i sintomi del suo malessere non erano molto chiari e i medici che l’hanno visitata si sono immediatamente attivati per trasferirla al Pronto Soccorso Giovanni Paolo II di Ragusa. Grazie alla disponibilità e alla professionalità dei medici, la signora è stata subito curata. C’è chi, in questi mesi, ha parlato malissimo del Pronto Soccorso. Ebbene, vorrei ricordare che i sanitari lavorano male solo perché magari non hanno nessuno che gli copre le spalle o perché sono costretti a fare i salti mortali a causa della perenne ed endemica mancanza di risorse. Grazie alla disponibilità del personale medico ed infermieristico, il caso della signora è stato subito preso in considerazione.
Una volta finita la degenza in ospedale, la signora aveva bisogno di cure. Come già accennato, si tratta di una persona sola, che non ha parenti in vita. E’ stato bellissimo, allora, assistere alla nascita di un vero e proprio cordone di solidarietà che si è creato a Chiaramonte in pochissimi giorni. La signora, infatti, grazie anche all’interessamento della Chiesa, e in particolare dei Frati minori francescani, ha avuto subito tutta l’assistenza di cui necessitava e oggi può riprendersi dalla sua malattia grazie all’intervento, assolutamente gratuito e personale, di alcune persone che si sono attivate per questa piccola ma nobile causa.
Ho voluto raccontare questa storia per dimostrare che nel mondo c’è ancora chi si attiva per il bene degli altri senza interessi e voglio ringraziare tutte quelle persone di Chiaramonte che si sono spese per il benessere di una loro concittadina che, in questo momento, ha particolarmente bisogno.
Una vostra lettrice”.