Aveva riscosso molto interesse la lettera pubblicata su Giornale Ibleo il 28 agosto 2019 e iniviataci da un nostro lettore. (per leggere l’articolo clicca qui)
Apprendiamo che il Sindaco di Chiaramonte, Sebastiano Gurrieri, ha deciso di ordinare un’ordinanza, valida a partire da domani, che potremmo definire “anti-bivacco”. Questo il testo integrale, pubblicato sulla sua pagina Facebook.
“Nell’ambito dei poteri speciali attribuiti al Sindaco dall’art. 50 TUEL in materia di sicurezza e ordine pubblico in ambito locale,è stata adottata in data odierna l’ordinanza n. 260 a tutela del decoro urbano, dell’igiene e, soprattutto, della sicurezza e incolumità e del diritto al riposo dei cittadini, in considerazione dell’esponenziale aumento dei fenomeni criminosi in città, nonché dei numerosi episodi di scarso senso civico registrati negli ultimi giorni, soltanto da ultimo, in data 27.08.2019 nei pressi della Piazza Duomo, in cui era in corso uno spettacolo pubblico a cui assistevano oltre 700 persone, con grave rischio per l’incolumità pubblica e che ha reso necessario l’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Vittoria, nonché dei mezzi di soccorso, atteso lo stato di incoscienza di uno dei giovani che avevano appena abusato di sostanze alcoliche ed altro.
L’ordinanza, attese le ragioni di urgenza, entrerà in vigore già a far data da domani 05.09.2019 e sarà volta a vietare il bivacco in tutto il centro storico, nei pressi dei Giardini Comunali e del Balcone di Sicilia, nonché del Giardino pensile di via Borgo Fontana, nella Piazza S. Curatolo della Frazione di Roccazzo e di Villaggio Gulfi, nonché il consumo di sostanze alcoliche al di fuori degli esercizi pubblici autorizzati alla vendita,nonché la detenzione e l’uso di strumenti idonei all’imbrattamento di immobili e arredi urbano.
L’ordinanza è stata trasmessa anche a Sua Ecc. Il Prefetto di Ragusa, nonché a tutte le Forze dell’Ordine, che avranno il compito, unitamente alla Polizia municipale, di farla osservare.
I trasgressori saranno puniti, oltre che nei più gravi termini di legge ove il fatto costituisca reato, con l’allontanamento dal luogo in cui venga riscontrata la violazione, con il sequestro e la confisca dei mezzi utilizzati per commettere la violazione e con la condanna al pagamento di una somma da € 50 a € 300 a titolo di sanzione amministrativa.
L’invito, dunque, è a prestare la massima attenzione al contenuto della predetta ordinanza, nonché a evitare comportamenti contrari al contenuto della stessa, anche al fine di non incappare nelle prescritte sanzioni”.