Forse particolarità è il termine più adatto per descrivere il tutto. Perché stranezza sarebbe troppo facile. Sarebbe riduttivo. Particolarità piace di più: stuzzica elegantemente. Il lettore, i suoi occhi che si fanno arguti e il suo cuore che si apre al mondo. Cosa lo aspetta chi lo sa. Magari nulla, magari tanto. Particolarità: è particolare questo libro, “Multiplo di Tre”, in uscita oggi nelle librerie convenzionate, nei circuiti online e sul sito della casa editrice (lefate.net).
E’ particolare il suo autore, Fede Torre, “nato come promessa della nullafacenza, col passare degli anni ha confermato quanto di bene si dicesse di lui sull’argomento”. E’ particolare il suo editore, Le Fate, che sceglie di compiere un passo avanti, solcare il confine siciliano, pubblicando un libro così particolare, appunto. Comportamento arduo, si direbbe. Sbagliando. Scelta pensata che diventa sensata una volta fatta. Più corretto.
“Multiplo di Tre” ha un sapore tutto suo, di mondo da scoprire attraverso gli occhi di chi si definisce collezionista di immagini. E di immagini ne scorrono a fiumi. Anche loro, le immagini, particolari assai.
“Fede possiede l’eloquenza dalla nascita, nel dna – si legge nella prefazione curata da Vincenzo Costantino ” Cinaski” – e qui gioca a raccontarsi nascondendosi dai desideri, dai sogni. Non provoca, provoca la reazione di una puntura apparentemente indolore, iniezione antisettica”.
Già, colpisce Torre, la sua scrittura non narra, accompagna. E così il libro va, come ripete Cinasky, va a stupire, a far sorridere, entra in mente ossessivamente. Portando con sé, ossessivamente ancora, il numero 3: “numero strano – scrive l’autore – resta tale dal punto di vista fisico e anagrafico ma si moltiplica in suoi multipli dal punto di vista dell’età mentale”.
Scorrono così storie brevi, una raccolta di immagini, si diceva, di una vita nata all’età di 3 anni, “perché non ci sono testimonianze della mia esistenza prima”, e sviluppatasi sui multipli del 3, lavorando alla propria versione 3.0. Ne esce fuori il caos, di scene immaginate e vissute, di ricordi e sogni, di linguaggi mentali e neanche tanto. Ma dopo poco non si riesce a farne a meno. T’intrappola nella sua particolarità che a guardarla bene altro non è che un equilibrio alternativo. No stranezza, né follia.
Le Fate Editore mostrano coraggio, pur mantenendo la loro coerenza di fondo, fedele a un’idea precisa di letteratura, di poesia. La parola e la scrittura che non si conformano alla statica omologazione, ma che si fanno sempre strumenti di scoperta. Una casa editrice che ha parlato tanto di Sicilia, ne ha narrato anime e sfumature e che oggi varca altri confini, pur rimanendo devota alla sua natura. Lo fa con un libro, “Multiplo di Tre” di Fede Torre, un bellissimo racconto di vita.