E’ risultato negativo al test Giuseppe Mallia, il macellaio più famoso di Ragusa conosciuto da tutti semplicemente come Pippo Mallia è il titolare della macelleria sita a Ragusa in via Archimede, angolo via Carducci, ed è stato vittima di una caso assurdo: in poco tempo, è diventato bersaglio di catene su whatsapp, facebook e di un caso mediatico, ferito nella persona e nei suoi interessi economici.
“Il tutto ha avuto inizio con uno stato febbrile di metà MARZO 2020,” esordisce Pippo Mallia, in una nota che ci ha fatto pervenire “puntualmente segnalato al Medico di Famiglia, che prudenzialmente valutava l’opportunità di effettuare presso il competente Servizio dell’Azienda Sanitaria Provinciale, l’esecuzione del “tampone rinofaringeo”.
L’esame è stato effettuato il 26.03.2020 e, nell’attesa del responso analitico, restavo in fiduciario isolamento per 14 giorni. Trascorso il termine di quarantena, sollecitavo al medico di famiglia il responso dell’Asp, che tardava ad arrivare.
Il medico di famiglia mi confermava di non rilevare alcuna nota sul portale informatico dell’Azienda Sanitaria, e quindi di potermi ritenere negativo al CoVid-19, l’ASP, anche se non riusciva a darmi risposte circa l’iter che aveva seguito il mio tampone. Ho persino diffidato l’ASP a darmi notizie certe, ma ad oggi non ho ancora ricevuto la comunicazione relativa al tampone effettuato.
Proprio dopo avere ricevuto la diffida sono stato contattato telefonicamente da una persona, ritengo un funzionario dell’ASP che mi ha comunicato che ero risultato positivo e che anche i miei familiari dovevano sottoporti al test. Immediatamente abbiamo deciso, noi stessi, senza alcun provvedimento esterno, di chiudere la macelleria in via precauzionale, anche se eravamo certi che vi era un errore, perché il nostro stato di salute era buono.
Ho sofferto molto per la piaggia di insulti che ho ricevuto da parte di persone che mi hanno qualificato come untore seriele al punto che anche la carne poteva essere contaminata, tanto che è stato necessario l’intervento delle istituzioni e di alcune testate giornaliste, che si sono mostrate solidali.
L’incubo si è concluso questa mattina di lunedì 20.04.2020, quando il Dr. OTTAVIANO mio medico di famiglia, mi ha annunciato d’aver letto, sul portale informatico dell’ASP, che Io, mia Moglie e i miei Figli, eravamo risultati tutti negativi al secondo test per coronavirus, da noi effettuato proprio il venerdi santo, e che potevamo tranquillamente tornare a lavorare in Macelleria.
Inutile dire che sono scoppiato a piangere e, come me, in lacrime ho visto anche i familiari con i quali mi sono ritrovato, senza volerlo, stretto in un vigoroso abbraccio.
Rimane il vivo ricordo dell’incubo vissuto in questi ultimi giorni e il rimbombare di tutte le maldicenze.
Grazie a quanti, in questa vicenda, mi sono e ci sono stati vicini e spero che chi mi ha offeso con tanta enfasi, trovi lo stesso metodo per riparare all’ingiusto danno provocato”.
Ci siamo presi la liberà di sintetizzare la lunga nota di Pippo Mallia, certi di avergli reso un servizio gradito. A lui, ed alla sua famiglia segue l’abbraccio di tutta la redazione del nostro Giornale Ibleo.