Quelle che vedete in foto sono le tracce che vengono lasciate da una tartaruga Caretta Caretta sulla spiaggia, quando deposita le uova. Le tartarughe sono tornate anche quest’anno in provincia di Ragusa. Un loro nido è stato recintato e messo in sicurezza proprio ieri pomeriggio da volontari, personale della Capitaneria di porto e dal WWF. Per capire se si è di fronte ad una traccia lasciata da una Caretta Caretta, bisogna che sia larga circa 60-100 cm.
Le tartarughe sono a rischio di estinzione e questa informazione è preziosissima. Se si ha il sospetto che si tratti di un nido di Caretta Caretta, il modo migliore di comportarsi è quello di non coprire le tracce, fare delle foto e telefonare al più presto ad uno di questi recapiti, a cui risponderanno i volontari:
– 3885766546, 3337455355
– 3333970540, 3383439066
– 3319988373, 3249210217 (per questi ultimi due numeri solo messaggi whats’app)
E’ anche possibile scrivere una mail al seguente indirizzo: progettotartarughe@gmail.com
La Caretta Caretta è la tartaruga marina più comune del mar Mediterraneo. Gli accoppiamenti avvengono in acqua. Successivamente, le femmine attendono per qualche giorno in acque calde e poco profonde il momento propizio per deporre le uova; in ciò sono facilmente disturbate dalla presenza di persone, animali, rumori e luci. Giunte, con una certa fatica, sulla spiaggia vi depongono fino a 200 uova, grandi come palline da ping pong, disponendole in buche profonde, scavate con le zampe posteriori. Quindi le ricoprono con cura, per garantire una temperatura d’incubazione costante e per nascondere la loro presenza ai predatori. Completata l’operazione, fanno ritorno al mare. È un rito che si può ripetere più volte nella stessa stagione, ad intervalli di 10-20 giorni.
Le uova hanno un’incubazione tra i 42 e i 65 giorni e, grazie a meccanismi non ancora chiariti, si schiudono quasi tutte simultaneamente; con differenze sostanziali tra i vari substrati che costituiscono la spiaggia dove è stata fatta la deposizione: la temperatura e l’umidità del suolo, la granulometria della sabbia sono fattori determinanti per la riuscita della schiusa.
Usciti dal guscio impiegano dai due ai sette giorni per scavare lo strato di sabbia che sormonta il nido e raggiungere la superficie e quindi, in genere col calare della sera, dirigersi verso il mare. In condizioni naturali corrono prontamente verso il mare.