“Se da qui a lunedi’ ci dovessero essere altre fughe di migranti dall’hot spot di Pozzallo, considerato il piu’ sicuro d’Italia, piantero’ una tenda, chiamero’ anche gli assessori e i consiglieri comunali, per supportare le forze dell’ordine, nell’evitare che questi episodi possano ripetersi”. Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, alza il tiro. In tre giorni sono fuggiti dal centro una sessantina di migranti; nell’ultima fuga, c’erano anche due casi di positivita’ al Covid-19. La novita’ e’ che sono in arrivo altri 90 militari. “Ho chiesto una riunione del comitato per ordine e la sicurezza che si e’ tenuta stamattina in Prefettura – conclude Ammatuna -. Qualche minuto fa il prefetto Ragusa mi ha preannunciato l’arrivo di 90 militari per presidiare l’hot spot e il territorio ibleo. Devo ringraziare il prefetto per il suo operare continuo e attento”.
In totale all’hot spot di Pozzallo, ci sono 165 migranti; con i 64 casi di positivita’ riscontrati oggi, i positivi al covid-19 in tutto sono 73. Al centro di contrada Cifali tra i territori di Comiso e Ragusa i migranti ospitati sono 81, tra questi ce ne sono 9 positivi. La Situazione all’hot spot di Pozzallo e’ quella piu’ preoccupante: i contagi si autoalimentano all’interno, facendo scattare ogni volta una nuova quarantena per tutti anche se, una volta riscontrati i casi positivi, i migranti vengono trasferiti in un’altro settore della struttura. Il sindaco di Pozzallo ha voluto sottolineare che l’unico sistema efficace per contenere il virus sia quello della quarantena ma i due episodi di fughe in massa dal centro – sarebbero state coinvolte una sessantina di migranti – preoccupano e diventano intollerabili per tenuta generale della sicurezza e con sicurezza si intende sia quella sanitaria, che l’ordine pubblico.