Un piccolo e significativo gesto per un grande tema. E’ quello compiuto questa mattina nel cortile del giardino dell’ospedale Civile di Ragusa su iniziativa dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, con la partecipazione dell’associazione Ci Ridiamo Su, con Fabio Ferrito, dell’hospice dell’ospedale Maria Paternò Arezzo, con la responsabile Antonella Battaglia e Jole Trobia, e della Samot, in occasione della Giornata internazionale del volontariato. In particolare, il direttore dell’ufficio diocesano, il sacerdote Giorgio Occhipinti, ha deposto un cuore rosso dinanzi alla statua della Vergine Maria collocata in giardino per simboleggiare la disponibilità dei volontari nel sostegno agli altri, in un periodo storico in cui, essendo aumentata la solitudine e la povertà, si avverte ancora maggiore la necessità di gesti d’aiuto e di supporto, soprattutto verso le fasce più deboli. “La Madonna – ha detto don Occhipinti – la possiamo considerare come la patrona di tutti i volontari e delle associazioni che si occupano di aiutare gli altri. Maria, infatti, è stata la prima in assoluto, nella storia del Cristianesimo, dopo avere ricevuto l’annuncio dell’Angelo, a fare la volontaria, essendo andata a prestare servizio, per tre mesi, presso la cugina anziana Elisabetta. E’, dunque, diventata dono nei confronti degli altri. Ed è questo l’esempio che occorre seguire”. “Il prendersi cura – ha aggiunto la dottoressa Battaglia che è anche vicedirettore della Pastorale della salute – è cambiato molto poco nei confronti del nostro paziente in hospice che continua a comprendere il nostro affetto. E’ cambiata, purtroppo, a causa del Covid, la relazione che si è instaurata nei percorsi ospedalieri perché i familiari non hanno più libero accesso come accadeva prima. Possiamo dire che la famiglia, al momento, è diventata l’operatore sanitario, il medico e chiunque si prenda cura dei nostri assistiti”.