Sarà un santo poco conosciuto. Ma, a Ragusa, gode della devozione di un numero consistente di fedeli. Anche perché il simulacro è venerato nel santuario della Madonna del Monte Carmelo. Proprio attraverso la predicazione dei Carmelitani scalzi, negli anni, è stato possibile fare in modo che la storia e il culto legati a questo santo acquisissero sempre maggiore attenzione. Stiamo parlando di Santo Spiridione, pastore taumaturgo e vescovo di Trimithunte, di cui ieri è stata celebrata la solennità liturgica, con una serie di appuntamenti religiosi che sono andati avanti per tutta la giornata. Particolarmente significativo quella che si è tenuta in mattinata. La celebrazione eucaristica presieduta dal direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, il sacerdote Giorgio Occhipinti, è stata dedicata ai malati di Covid e a coloro che li assistono. Don Occhipinti ha poi spiegato da dove nasce l’usanza di portare l’olio a Santo Spiridione. “I numerosi miracoli narrati nella vita del santo – ha spiegato – ricalcano quelli attribuiti al santo profeta Elia: il dono della pioggia dopo la siccità, la resurrezione del figlio di una vedova, l’olio che non si esaurisce. Da qui l’attenzione dei fedeli e dei devoti che, in segno di riconoscenza per la grande cura che ha avuto della sua comunità, portano l’olio al vescovo pastore”. Oggi, intanto, ultima giornata delle celebrazioni dedicate a Santo Spiridione. In particolare, al santuario del Carmine si celebra la solennità di San Giovanni della Croce. Alle 18 ci sarà il canto dei Vespri mentre alle 18,30 è in programma la santa messa. Un altro appuntamento molto sentito al santuario considerato che Giovanni della Croce, al secolo Juan de Yepes Alvarez, presbitero e santo spagnolo, vissuto nel XVI secolo, è stato cofondatore dell’Ordine dei carmelitani scalzi. La chiesa rimarrà aperta dalle 7,30 alle 12 e dalle 17 alle 20.