Le interccettazioni telefoniche fra la dirigente dell’assessorato alla Salute e l’assessore Razza, hanno scavato un solco profondo fra la politica regionale e la sanità: un’ombra nera che si estende su tutto un sistema fatto di dati contraffatti per evitare le zone rosse e di tamponi perduti non si sa bene come e perchè.
Il deputato ibleo Nello Dipasquale non esista a definire l’inchiesta di Trapani “uno scandalo”: “Pensavamo di doverci occupare, oggi, solo di legge Finanziaria e invece è scoppiato uno scandalo nella Sanità siciliana: noi del Partito Democratico abbiamo sempre sostenuto che sulla gestione della pandemia da parte della Regione qualcosa non ci convinceva.
Con le dimissioni dell’assessore Razza si chiude una pagina nera che si sarebbe potuta evitare quando il Partito Democratico ha presentato la mozione di sfiducia nei suoi confronti, mozione che poi la maggioranza ha bocciato mettendo in salvo l’assessore. Le responsabilità politiche e morali dell’assessore e della struttura che ha gestito la pandemia appaiono, in questa fase dell’indagine, evidenti.
A tutti gli operatori del sistema sanitario regionale onesti e per bene, che con responsabilità e abnegazione hanno svolto il proprio servizio in questo anno terribile, rivolgo il mio più sincero sentimento di gratitudine e la mia solidarietà per essersi trovati amministrati da vertici incapaci e in malafede”.