Sgarbo istituzionale è il minimo: questa sera, in aula all’Ars, il vice presidente Di Mauro ha tolto il microfono al deputato dem Nello Dipasquale “colpevole” di aver effettuato un intervento ritenuto duro. In realtà, si tratterebbe della normale dialettica politica ma è chiaro che all’interno della maggioranza vi sia molto nervosismo a causa dello scandalo sanità e delle dimissioni di Razza.
Dipasquale stava attaccando senza mezzi termini la maggioranza nel suo intervendo, chiedendo a gran voce le dimissioni di Musumeci: “Viene da pensare a quando all’inizio si voleva far passare un messaggio: il covid non esiste perchè c’è il governo Musumeci”. Poi, definisce “Buonanima politica” l’assessore Razza e questo crea i primi malumori. Ma il deputato continua: “Volete cercare di difendere quella posizione vergognosa. Lei presidente si doveva dimettere e presentarsi dimissionario a quest’aula. Lei doveva avere solo questo coraggio, concludere definitivamente un percorso che è stato fallimentare. Da 400 morti a 4000 mila morti. Era sbagliato quell’atteggiamento, siete riusciti a far morire persone, quando nei reparti non c’era nessuno.
Di quello che dico mi assumo la responsabilità”. A questo punto Di Mauro toglie il microfono.
Questo il commento di Dipasquale: “La maggioranza di Musumeci è troppo nervosa… hanno fatto di tutto per non farmi parlare: il vice presidente Di Mauro mi ha tolto la parola chiudendomi il microfono per non farmi completare l’intervento di attacco, certamente duro ma politico, nei confronti del presidente della Regione.
Vergogna! Liberate la Sicilia, DIMETTETEVI!”