Seduta al solito posto del chiosco vicino casa, mi guardo intorno, ascolto i miei amici e mi rendo conto di quanto ognuno di noi abbia delle sfumature emotive, comportamentali e di pensiero diverse; spesso osservo un amico nel momento in cui si incupisce e pensa ad altro -chissà a cosa- mi chiedo. Spesso lo faccio anche io, come adesso…mi sento come se fossi un pesce dentro ad una boccia di vetro colma d’ acqua, sento tutto ovattato e non riesco a tornare in superficie, anzi, il suono di quest’ acqua mi porta sempre più in profondità nei meandri della mia mente.
La Mente.
Dipende tutto da Lei.
Sin dall’ antichità lo studio della mente ha guidato oratori, storici, filosofi, psicologi ad una costruzione via via sempre più solida della psicologia, che con gli anni ha assunto lo status di scienza: psicologia “scienza che studia la mente” e -oserei dire- di ogni singola sfumatura che ci circonda ogni giorno.
Tutto intorno a noi è intriso di psicologia; psicologia del lavoro, sociale, politica, del marketing, ed ancora psicologia generale, clinica, relazionale…non esiste un ruolo in cui non ci siano sfumature psicologiche, per questo è molto importante conoscere e capire questa scienza, che è un po’ il motore della vita. A questo proposito è utile comprendere e distinguere le due grandi direzioni prese dalla psicologia come scienza: psicologia orientata alla conoscenza e psicologia orientata all’ aiuto del paziente. Si vuole attuare un percorso di conoscenza psicologica quando si studiano le problematiche sociali causate dalla mancanza di strumenti idonei necessari all’ integrazione piuttosto che all’ emarginazione, nel comprendere le cause della riluttanza di alcuni nel confrontarsi socialmente o lavorativamente con persone che hanno difficoltà…nel capire cosa spinge una persona, con Disturbi Dell’ Umore ad esempio, al ritiro sociale, lavorativo e relazionale.
In questo senso la nostra rubrica è volta alla conoscenza, perchè cerchiamo di indagare e comprendere le cause psico-sociali e ambientali di determinate problematiche. Invece, se un individuo si rivolge ad un professionista di salute mentale, perchè spronato da una lettura, da un consiglio di un amico fidato o semplicemente perchè si rende conto di aver bisogno di aiuto per affrontare alcuni problemi, si parla di psicologia orientata all’ aiuto del paziente e quindi verrà indirizzato ad uno psicologo, psicoterapeuta o psichiatra, ed in base alla situazione del paziente i medici decideranno quale sia il percorso giusto da seguire. Spesso vengono riscontrate da parte dei professionisti delle patologie, delle sindromi e dei disturbi -di cui parleremo-, ma talvolta nella vita di tutti noi ci si ritrova ad affrontare grandi eventi, belli o brutti, che sottopongono il nostro corpo e la nostra mente ad un grande stress; un matrimonio, una separazione, esami universitari, il carico lavorativo… in questo senso la figura dello psicologo diventa guida nel comprendere come affrontare dolori, cambiamenti, perdite o semplicemente nuovi stili di vita. Come se qualcuno ci prendesse per mano e ci indicasse la via accompagnandoci lentamente, per poi lasciarci andare quando siamo pronti a riprendere le redini della nostra vita. Per quanto riguarda invece percorsi più lunghi e talvolta complementari, dove si assiste quindi ad un lavoro comune tra psicoterapeuta e psichiatra, è molto comune che le persone che chiedono di fare questo percorso abbiano sviluppato, per cause ambientali-familiari-genetiche delle sindromi o disturbi, che in ogni caso, come dicevamo nei precedenti scritti non devono in nessun modo minare la percezione dell’ anima e del carattere che si ha di quella Persona. Voglio spiegare e approfondire la distinzione tra sindrome e disturbo, per poi addentrarci, nei prossimi articoli, nella comprensione delle differenze tra le figure competenti di salute mentale e dell’ approfondimento di vari disturbi.
Con il termine Disturbo si indica un quadro clinico di sofferenza psichica che rappresenti un’ entità medica definita, annoverata nelle classificazioni ufficiali attinenti. Si parla di disturbo psichico organico quando vi è un’ alterazione anatomica dell’ encefalo che va a minare quindi, alcune aree responsabili della formulazione del pensiero, del linguaggio, etc (un esempio è l’ Afasia).
Diversamente invece avviene con il disturbo psichico funzionale, in cui non vi sono lesioni organiche a carico dell’ encefalo (un esempio è il Disturbo post traumatico da stress, Disturbo ossessivo- compulsivo, Disturbo narcisistico di personalità.)
Con il termine sindrome, invece, si designa un insieme di sintomi e segni insorti contemporaneamente, costituendo un quadro clinico aspecifico, poichè non è possibile ricondurre in maniera diretta e lineare ad un’ unica causa; una sindrome può essere causata da diverse patologie, determinando quindi una costellazione di sintomi sovrapponibili. Un esempio di sindrome è la Sindrome della Crocerossina, la Sindrome ansiosa-depressiva, etc.
Per cui se una donna (o un uomo) con la sindrome da crocerossina si trova seduta ad un chiosco con i propri amici, con al suo fianco un uomo (potrebbe essere anche donna) a cui è stato o potrebbe essere diagnosticato il Disturbo narcisistico di personalità, so bene che ciò che si può fare è quello di consigliare di rivolgersi ad un professionista, perchè finchè non si conoscono le peculiarità dei propri problemi, si rischia di farsi del male… poichè una persona con disturbo narcisistico di personalità -a causa della forte empatia della donna con la sindrome da crocerossina-, farà leva sui sentimenti di lei volti all’ aiuto, in modo che l’ uomo con disturbo narcisistico riesca ad affermare il proprio ego subissando l’ emotività della donna. Quindi è molto importante riconoscere e riconoscersi, andare a dormire con la consapevolezza che talvolta è doveroso, per noi stessi e per gli altri, chiedere aiuto.
Non bisogna sentirsi in colpa se non capiamo qualcosa di noi stessi, come ho ampiamente detto Tutto è intriso di psicologia, Noi dobbiamo imparare a riconoscerci in essa.