“Fa rabbia sapere che un problema segnalato per tempo all’Assemblea Regionale Siciliana, durante la discussione sulla legge Finanziaria regionale, proponendo lo stanziamento di risorse destinate alle manutenzioni e puntualmente ignorato dal Governo regionale, si è verificato causando l’interdizione di alcune aree del Porto di Pozzallo bloccandone l’attività. Questo è il risultato della politica d’aria fritta e propaganda del presidente Musumeci e compagnia bellissima”. Lo dichiara l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico e segretario alla Presidenza dell’ARS, commentando l’ordinanza della Capitaneria di Porto di Pozzallo con la quale vengono interdette alcune zone della struttura portuale a causa del crollo di una delle torri faro.
“Ancora più rabbia – continua Dipasquale – monta nel pensare che proprio il giorno del crollo l’assessore regionale alla Infrastrutture era lì a Pozzallo per un sopralluogo, una vera e propria passerella alla quale volutamente ho deciso di non partecipare. Non si può ignorare per anni una struttura importante come quella e poi, quasi allo scadere della legislatura, esibirsi in una sterile recita di promesse da campagna elettorale. È indecente. Perché il Governo Musumeci non ha agito quanto avrebbe potuto? A marzo, in aula, ho elencato una serie di interventi necessari per il porto, ho presentato un emendamento in merito poi bocciato dalla maggioranza, e l’unico risultato ottenuto è che una torre faro è crollata e il porto, di fatto, è chiuso. Tutto ciò non doveva accadere”.
“Che rabbia, davvero – conclude Dipasquale – e le azioni eclatanti proposte da qualcuno per agire a ‘latte versato’ dovrebbero servire, invece, a chiedere la fine anticipata di questa disastrosa esperienza di Governo”.