Pensare il presente come entità autonoma, ovvero assolutamente staccata da altre dimensioni non può che essere una incongruenza, dunque servirebbe a tal proposito continuare a indagare le radici storiche delle nostre realtà (locali, regionali e nazionali). Se non fosse così nessuna storia potrebbe adempiere alla sua missione didascalica, tuttavia per fare di ogni storia una valida indagine bisogna considerare la paternità e gli strumenti di questa o quella ricerca.
La storia è pure racconto, narrazione e scoperta costante.
Le tradizioni storiografiche a partire dal XIX secolo hanno fatto della storia una scienza, dal positivismo al marxismo ogni cultura e tradizione politica (liberal democratico e totalitaria) ha cercato di ricercare fatti, determinare conseguenze, operare nessi vari tra discipline al fine di definire con chiarezza eventi e fenomeni socio-antropologici. I metodi di ricerca adottati entrano di diritto insieme a manifestazioni di costume nella contemporanea indagine storiografica.
La presenta premessa si lega all’ultimo studio del prof. Giovanni Di Stefano, autore del libro I Greci di Sicilia; il testo introdotto dal prof. Cultraro e finanziato dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa. Il libro è rivolto a chi vuole conoscere le radici greche della Sicilia, si fa riferimento ai temi relativi alla fondazione, all’occupazione, alla monumentalizzazione delle singole colonie.
Ricordiamo come la realtà urbana siciliana si lega fortemente alle sue molteplici eredità culturali, tra esse un posto di rilievo nella nascita di una specifica identità conserva la colonizzazione greca. Pensiero, abitudini, edifici e tradizioni vanno indagate attraverso i resti archeologici e le testimonianze di quella memoria antica, la quale a partire dall’epoca arcaica fino alla contemporaneità caratterizza il nostro mondo.
Parole vuote di significato per alcuni, piene di significato per altri sono eredità dirette di quel mondo greco a noi arrivato in un tempo lontano; DEMOCRAZIA, Libertà, TEATRO, UGUAGLIANZA sono alcune tra le tantissime testimonianze di una civiltà occidentale oggi poco conoscibile previa ricerca sul mondo greco. La Sicilia, la grande Grecia italica furono anch’esse parte del mondo ellenico.
Il prof. Di Stefano nel libro esplica come la colonizzazione greca dell’VIII-VI sec. a.C. fu “il movimento di uomini più imponente nella storia del Mediterraneo, sottolineando come nessun modello migratorio moderno possa paragonarsi alla colonizzazione greca della Sicilia”.